Mafia e appalti, incontro tra imprenditori, magistrati e studenti

“Dobbiamo ricominciare dalle scuole per far crescere il no alle mafie”. E’ il messaggio lanciato al termine dell’incontro, sul tema delle infiltrazioni mafiose negli appalti pubblici, che si è tenuto a Leonforte, nei locali dell’istituto Medi a cui hanno preso parte studenti ed imprenditori.

Vertici antimafia

All’iniziativa, promossa dalla Fai e dall’ANCE hanno preso parte alcuni degli attori principali nella lotta alla criminalità, il Procuratore aggiunto della DDA – Santi Roberto Condorelli, il Commissario del Governo per le iniziative antiracket –  Prefetto Maria Grazia Nicoló, la Prefetto Maria Carolina Ippolito il Procuratore di Enna -D.ssa Leonte e i vertici delle forze dell’ordine. 

“La scuola protagonista nella lotta alla criminalità”

Secondo Gaetano Debole, presidente dell’Associazione Antiracket di Leonforte “la scuola deve tornare ad essere il centro di una nuova cultura della libertà. Un luogo che insegni a non sottostare a nessuna regola capestro. Mafia e corruzione devono restare fuori dal panorama della nostra scelte come uomini, come imprenditori, come educatori. Per questo motivo abbiamo organizzato questa giornata che grazie alle autorevoli presenze istituzionali ha significato un momento di gioioso inizio di un nuovo percorso sociale e di comunità.”

Sabrina Burgarello, presidente dell’ANCE ennese, ha ricordato un episodio. “Caponetto disse che la mafia teme più la scuola che la giustizia e noi partiamo dalle scuole per rilanciare il nostro impegno per imprenditoria sana e libera dai condizionamenti mafiosi”