Studenti a pranzo sui banchi, Pd, “costi refezione elevati”

Un no netto da parte dei genitori ed alunni sulla ipotesi di collocazione della biblioteca all’interno dell’Istituto “A. Pavone”, un no gridato a gran voce nel sit in di protesta di lunedì pomeriggio.
Quei locali -hanno detto-devono essere destinati a refettorio”.

Pranzo sui banchi

Alunni che sono costretti a pranzare sugli stessi banchi ove per diverse ore fanno lezione. Una cosa ritenuta inconcepibile considerato che al piano terra ci sono dei locali vuoti adatti. Sulla delicata questione interviene con una nota anche il PD per voce del suo consigliere Giuseppe Speranza che traccia un resoconto sul servizio, sui costi sostenuti ed avanza delle proposte.

I costi della refezione scolastica

“Sulla refezione scolastica -afferma- da oltre un decennio il nostro Ente ha esternalizzato il servizio affidandolo ad aziende che quasi sempre provengono da fuori territorio con inevitabili ripercussioni sulla qualità dei pasti. Per la mensa viene annualmente prevista a bilancio una spesa di circa €100.000 seppur il servizio non viene assicurato per l’intero anno scolastico visto che negli ultimi anni si è concluso (non senza polemiche) a maggio per poi ripartire da novembre, quindi ad anno scolastico inoltrato. Sulle famiglie pesa poi una parte del costo mediamente per pasto pari a 2,50€ per una utenza di circa 220 alunni oltre il personale scolastico. Ipotizzando una spesa giornaliera per circa 250 pasti (insegnanti compresi) abbiamo un costo giornaliero a carico delle famiglie di circa 625€ che moltiplicato per circa 20 giorni al mese produce una spesa di 12500€ oltre il costo sostenuto dall’ente. Quindi se il servizio verrà garantito fino alla fine dell’anno scolastico avrà un costo complessivo di circa 200.000€. Siamo certi che risulta vantaggioso esternalizzare il servizio? Negli ultimi anni amministratori di altri Enti visto le ristrettezze di bilancio e l’esigenza di migliorarne la qualità hanno deciso di gestire la mensa producendo i pasti presso cucine interne impiegando per una utenza simile alla nostra 2/3 cuochi che nei fatti potrebbero essere pagati con il costo sostenuto dalle famiglie, che nel nostro caso risulterebbe pari a circa 12500€ mese. Il costo per attrezzare una cucina verrebbe ammortizzato nel giro di qualche anno riducendo una voce in bilancio che il nostro ente potrebbe utilizzare a favore delle famiglie numerose così come abbiamo proposto anni addietro con una mozione votata in Consiglio Comunale”.

La vicenda della biblioteca

Il consigliere comunale del Pd interviene anche sulla questione della biblioteca che “attualmente si trova presso i locali dell’ex carcere mandamentale e che si vorrebbe spostare presso la Pavone: “a suo tempo- continua Speranza- abbiamo opposto la nostra netta contrarietà ritenendo non idonei i locali della scuola A. Pavone sostenendo necessaria una razionalizzazione degli immobili scolastici. La recente scelta annunciata dall’Amministrazione di ristrutturare il plesso Sebastiano Arena vincolando la struttura a scuola rappresenta un grave errore visto l’inesorabile decremento della popolazione.  Per queste ragioni abbiamo sostenuto che occorre cambiare la destinazione d’uso della scuola “S. Arena” collocando in quella sede la biblioteca ed altri locali che potrebbero essere utili alle associazioni locali, liberando quelli del padiglione della F. Lanza dove si potrebbe collocare una cucina attrezzata ed altri locali fruibili per gli alunni del tempo pieno, attrezzandole con laboratori utili per nuove attività. Auspichiamo che queste proposte possano essere prese in considerazione e siamo pronti a sostenere i genitori nella loro battaglia”.
Rino Caltagirone

foto tratta da ildomanibleo.com