Campo di atletica Enna, ticket per usarlo, “il Comune ha dei costi”

E’ polemica ad Enna dopo la decisione del Comune di disporre un ticket per l’utilizzo del campo di atletica Tino Pregadio, ad Enna bassa. Gli atleti e gli appassionati di sport che frequentano l’impianto se ne sono accorti dopo aver visto un cartello all’ingresso che dispone le tariffe. Secondo quanto sostenuto dall’assessore allo Sport, Gaetano Catalano le società sportive sono state informate lunedì 20 novembre, in occasione di un incontro tenutosi all’Urban center.

Le tariffe

Per le competizioni che impegneranno gli atleti per tutta la giornata bisognerà pagare 100 euro, il prezzo sale a 150 in caso di utilizzo dell’illuminazione. Questione allenamenti: per le società dell’orbita Fidal avranno un costo di 10 euro il giorno, 20 con l’illuminazione; per altre non affiliate 20 euro o 30 con l’illuminazione. Per gli amatori, l’ingresso individuale è di 2 euro il giorno, 4 euro con l’illuminazione, infine è previsto un abbonamento di 15 euro per 15 ingressi.

“Comune ha dei costi”

Sulla vicenda è intervenuto l’assessore allo Sport, Gaetano Catalano, che motiva la decisione dell’amministrazione di imporre i ticket di ingresso, legata ai costi da sostenere.

“Come è già noto a molti, in questi ultimi anni l’amministrazione – dice l’assessore – ha investito sull’impiantistica sportiva oltre € 2.500.000, ottenendo finanziamenti grazie al PNRR, partecipando ai  vari bandi Sport e Periferie e contraendo mutui tramite l’Istituto per il  credito sportivo. Le strutture sportive sono della cittadinanza e per mantenerle efficienti  il Comune deve sostenere dei costi che non possono gravare indistintamente su tutti i  cittadini, ma esclusivamente su chi ne fa uso”.

Inoltre, “l’importo richiesto,  in conformità a quanto previsto dalla normativa vigente in materia,  copre solo in minima parte il totale della spesa che il Comune deve sostenere ogni anno per mantenere questi impianti” aggiunge Catalano

Le esezioni

Il Comune, come precisa l’assessore Catalano, ha previsto delle esenzioni. Ecco chi sono i beneficiari.

“Innanzitutto, le scolaresche di ogni ordine e grado del territorio comunale che svolgono anche attività Federale. Icentri dei servizi sociali e socio sanitari comunali, cooperative sociali di gruppo B del territorio che svolgano anche attività Federale; i portatori di handicap; le associazioni di volontariato del territorio comunale iscritte ai registri nazionali e/o regionali ai sensi della legge 266/91 e successive modifiche ed integrazioni( tranne negli impianti che rientrano nei servizi a domanda individuali così come definiti dalle normative vigenti); i cittadini che abbiano bisogno di terapia riabilitativa adeguatamente certificata ASP il cui reddito ISEE non superi il limite minimo vitale, che si intende la quota corrispondente alla pensione minima INPS dei lavoratori dipendenti periodicamente rivalutata: