Ispezione Anac all’Asp di Enna, “uso eccessivo di proroghe e altre irregolarità”

Reiterato ed ingiustificato ricorso a proroghe di servizi, inefficace svolgimento di vigilanza e controlli, inidonea predisposizione di documenti di gara, molteplici e diffusi inadempimenti comunicativi. Queste le presunte irregolarità riscontrate dall’Anac, autorità nazionale anticorruzione al termine di una ispezione all’Asp di Enna.

Le motivazioni dell’Anac

“L’istruttoria effettuata – scrive Anac – ha consentito di riscontrare il reiterato ricorso allo strumento della proroga, con particolare riferimento al servizio di ristorazione e al servizio di vigilanza. Per quanto riguarda la ristorazione, va rilevato l’inefficace svolgimento dei compiti di vigilanza e controllo. Sulla vigilanza, invece, l’inidonea predisposizione dei documenti progettuali a base di gara e la mancata effettuazione di controlli in fase esecutiva. Controlli non svolti anche per i servizi di cure domiciliari e servizi di pulizia”. 

“Proroga è temporanea”

L’Autorità ricorda “che la proroga tecnica dei contratti pubblici ha carattere eccezionale e di temporaneità, nelle more di espletamento di una nuova procedura di gara. Sottolinea, inoltre, che la proroga non è l’unico strumento a disposizione dell’ente del Servizio sanitario, che può invece ricorrere alla stipula di un contratto ponte”

Anac evidenzia, poi, la “centralità delle verifiche di conformità in corso di esecuzione “finalizzate all’accertamento del rispetto, da parte dell’appaltatore, delle condizioni e dei termini stabiliti dal contratto di appalto. In particolare, se le prestazioni svolte siano eseguite a regola d’arte sotto il profilo tecnico e funzionale, in conformità e nel rispetto delle condizioni, modalità, termini e prescrizioni previsti dal contratto stesso. Occorre, infatti sempre verificare e comprovare nel dettaglio che le attività e le prestazioni dell’operatore economico siano eseguite in conformità al contratto cui si riferisce”.

Gli affidamenti nei 4 ospedali

“Gli affidamenti dell’Azienda sanitaria provinciale di Enna (che comprende quattro presidi ospedalieri: Enna, Leonforte, Nicosia e Piazza Armerina), scaduti da vario tempo, risultano oggetto di successive e reiterate proroghe” si legge ancora nella nota dell’Anac.