Violenza sulle donne, Piazza “supera” Enna per codici rossi

E’ Piazza Armerina il Comune dove si verificano più violenze sulla donne rispetto ad altri centri della provincia, compresa Enna. Il dato è stato fornito dalla Questura di Enna, in occasione della manifestazione Questo non è amore, tenutosi al Teatro Garibaldi di Piazza Armerina, nell’ambito delle iniziative legate al contrasto alla violenza sulle donne.

La scelta di Piazza Armerina

“La precisa scelta della location deriva dal maggior numero di fattispecie inquadrate nel cosiddetto “codice rosso” e comunque di violenza di genere, segnalate e verificatesi nel comprensorio di Piazza Armerina nel corrente anno, rispetto all’intera provincia, ivi compreso il capoluogo” spiegano dalla Questura di Enna.

La circostanza che vi siano più casi, vuol dire anche che vi sono più segnalazioni a Piazza Armerina e magari meno in altri Comuni dove la paura delle donne vittime di violenze è più forte.

I partecipanti all’incontro

Tra i partecipanti alla manifestazione il questore di Enna, Corrado Basile, il dirigente del commissariato di Piazza Armerina, Alberto Salerno, il sindaco di Piazza, Antonino Cammarata, il Procuratore della Repubblica facente funzioni Stefania Leonte, la presidente del Centro antiviolenza Donneinsieme “Sandra Crescimanno” Maria Grasso e Rosalinda Vitali, referente del Codice rosa all’Asp di Enna.

Cosa è il Codice rosso

Il “codice rosso” è un protocollo di intervento e protezione per le vittime di violenza di genere. Viene attivato quando un episodio di violenza domestica o di genere viene segnalato alle forze dell’ordine. Il suo scopo principale è garantire una risposta tempestiva ed efficace da parte delle autorità competenti per proteggere la vittima e prevenire ulteriori violenze.

La protezione della vittima

Una volta attivato il codice rosso, vengono adottate misure specifiche per garantire la sicurezza della vittima, come l’assegnazione di un agente di polizia dedicato al caso e l’adozione di provvedimenti urgenti per allontanare l’aggressore dalla vittima. Questo protocollo di intervento mira anche a facilitare la collaborazione tra diverse istituzioni coinvolte nel contrasto alla violenza di genere, come le forze dell’ordine, i servizi sociali, i centri antiviolenza e i professionisti della salute.

Il camper

In occasione dell’evento, nella piazza antistante il teatro è stato collocato il camper della Polizia di Stato con personale che ha distribuito gli opuscoli relativi alla campagna “Questo non è amore” per sensibilizzare “le persone maltrattate alla “convenienza” se non alla necessità della querela o della richiesta di ammonimento allorché vittime di stalking o violenza domestica” spiegano dalla Questura di Enna.