Processo a don Rugolo, terza denuncia del sacerdote a giornalista

Terza denuncia per la giornalista Pierelisa Rizzo presentata dai legali di Giuseppe Rugolo, il sacerdote a processo al Tribunale di Enna con l’accusa di violenza sessuale aggravata su minori. Assieme alla giornalista ennese è stato denunciato un altro cronista, il quarto dopo Federica Tourn, freelance di Torino e Manuela Acqua, un’altra giornalista di Enna e Filippo Occhino direttore di Ennalive. Anche in questo caso la Procura di Enna ha ritenuto infondata la denuncia ed ha chiesto l’archiviazione ma i legali di Rugolo hanno proposto l’opposizione.

Udienza il 9 luglio 2024

Rizzo e Occhino compariranno davanti al Gup il 9 luglio del 2024. Rugolo ha denunciato, negli scorsi mesi anche la vittima, dal quale è partita l’inchiesta, Antonio Messina e Francesco Zanardi, presidente di Rete l’Abuso, unica associazione italiana che si occupa di sopravvissuti agli abusi clericali. Entrambi sono stati denunciati per diffamazione e diffusione di atti processuali. Tutte le procure, da Enna a Savona, hanno ritenuto infondate le querele.

“Le querele non mi intimoriscono”

“L’accanimento nei mie confronti è ormai palese – dice Pierelisa Rizzo che segue fin dall’inizio l’inchiesta prima e il processo poi – A fronte delle richieste di archiviazione mi chiedo perché provare ancora a zittirmi o ad intimorirmi con querele, chiaramente temerarie. Io ho fatto solo il mio lavoro nell’interesse pubblico e lo continuerò a fare fino alla fine del processo”. Il prossimo 13 dicembre è prevista la requisitoria del pm Stefania Leonte .

La solidarietà del sindacato dei giornalisti

Il consiglio regionale dell’ Associazione Siciliana della Stampa riunitosi a Palermo “esprime forte preoccupazione e stupore per la terza querela per la giornalista Pierelisa Rizzo sempre ad opera di Giuseppe Rugolo, il sacerdote a processo al Tribunale di Enna con l’accusa di  violenza sessuale aggravata su minori. Preoccupazione e stupore che riguarda anche l’allungarsi continuo dell’ elenco dei giornalisti denunciati  per avere garantito  il diritto all’informazione su un fatto che ha profondamente scosso la comunità ennese”