Sanità, 8,6 mln per tagliare liste d’attesa, manca Enna, “non ci sono case di cura”

L’assessorato regionale alla Salute ha messo a disposizione 8,6 milioni di euro alle Aziende sanitarie provinciali dell’isola per interventi effettuati dalle case di cura nel 2023 determinando la riduzione delle liste d’attesa per i pazienti siciliani.

Quali sono le prestazioni

Tra le prestazioni erogate oggetto del contributo regionale, interventi chirurgici di area oncologica, in area cardiovascolare di media e alta complessità, di urologia, di ortopedia e di chirurgia generale. La prossima settimana, inoltre, sarà adottato il decreto che sancisce l’accordo dello scorso novembre con le strutture private ambulatoriali.

Soldi per 7 Asp, manca Enna

In particolare all’Asp di Caltanissetta saranno destinati 539 euro; a quella di Catania 2,11 milioni; all’Azienda di Messina 1,69 milioni; all’Asp di Palermo 3,15 milioni; a quella di Ragusa 246 mila euro; a Siracusa 597 mila e 800 euro; a Trapani 247 mila euro.

“Mancano le case di cura”

In merito al mancato coinvolgimento dell’Asp di Enna, il commissario straordinario Francesco Iudica, lo ha motivato così: “Non abbiamo case di cura”.

La redistribuzione

In ordine alle economie sul budget 2023, circa 1 milione e mezzo di euro sarà redistribuito alle Asp di Trapani, Messina e Palermo per garantire la copertura delle prestazioni ortopediche per traumi lievi o moderati, rese dalle case di cura nei mesi di novembre e dicembre di quest’anno.

Ecco cosa ha detto Schifani

“Proseguiamo – sottolinea il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani – nell’impegno a ridurre le liste d’attesa e garantire ai siciliani prestazioni efficienti e in tempi ragionevoli. Le somme saranno assegnate alle Aziende sanitarie per remunerare le prestazioni che hanno permesso di governare il fenomeno e offrire una più ampia assistenza ai cittadini, in linea con le iniziative mirate intraprese sino ad oggi dal mio governo». «Il provvedimento – aggiunge l’assessore Giovanna Volo – è una conseguenza dell’azione che abbiamo posto in essere anche nel recupero delle prestazioni rimaste sospese a causa della pandemia. L’assessorato non si è fermato e ha proseguito nelle verifiche pure per il 2023, anche per chiudere l’arretrato e gestire la richiesta corrente, migliorando ove possibile la qualità del servizio”