Omicidio a Valguarnera, le ammissioni di Ruisi, arresto convalidato

E’ stato convalidato dal gip del Tribunale di Catania l’arresto di Guglielmo Ruisi, il 51enne di Valguarnera, accusato dell’omicidio di Salvatore Scammacca, 47 anni, ucciso a colpi di pistola il 10 ottobre scorso e di aver causato il decesso di Nunzia Arena, la pensionata travolta accidentalmente dalla macchina guidata dal 47enne che, rimasto ferito, ne aveva perso il controllo.

L’interrogatorio

Nel corso dell’interrogatorio di garanzia, che è durato circa due ore, Ruisi, assistito dall’avvocato Luca Di Salvo, avrebbe ammesso le sue responsabilità sul delitto in cui Scammacca ha perso la vita ma, in merito al suo allontanamento da Valguarnera, l’indagato ha preferito non aggiungere nulla e così, al termine dell’udienza, è tornato in carcere, in una cella del penitenziario di piazza Lanza, a Catania.

Le indagini

I magistrati della Procura di Enna, che hanno preso parte all’udienza a Catania, sono al lavoro per riempire diversi tasselli di questo mosaico, tra cui la scoperta delle persone che hanno coperto la latitanza dell’imprenditore.

Le schede telefoniche

Ad aiutarlo, come spiegato dagli stessi inquirenti dopo la cattura, avvenuta il 23 dicembre in un residence, situato a Catania, nell’area dell’Oasi del Simeto, in passato usato per la latitanza di mafiosi etnei, sarebbero stati la moglie ed il figlio che avrebbero usato dei telefonini di vecchia generazione, con sim intestate a stranieri, per comunicare con il 51enne.

La rete di fiancheggiatori

Non ci sono notizie sulla loro iscrizione nel registro degli indagati ma la attenzioni di polizia e carabinieri sono concentrate su una più complessa rete di fiancheggiatori che avrebbero aiutato l’imprenditore a trovare quel residence in cui nascondersi. Nell’appartamento, oltre ad un revolver, forse usato per l’omicidio e trasferito nei laboratori delle forze dell’ordine per gli esami balistici, c’era un minorenne. Non si esclude che fosse al suo servizio per portargli da mangiare e da bere ma su questo aspetto le indagini sono tutt’ora in corso.