Agira, consegnata la bandiera dei Borghi più belli d’Italia

Una cerimonia solenne ha decretato l’ingresso di Agira tra i Borghi più belli d’Italia. Questa mattina il sindaco Maria Greco ha ricevuto la bandiera che segna un prestigioso passo in avanti per il centro ennese e potrà tradursi in nuove opportunità di sviluppo del territorio. E’ il quarto Comune ennese a far parte di questa famiglia, c’erano già Calascibetta, Troina e Sperlinga

“Un riconoscimento per Agira”

“E’ un importante riconoscimento per il Comune di Agira: è un iter che parte da lontano, c’è una delibera del Consiglio comunale del 2018 che ho voluto portare qui a testimonianza di un percorso partito da tempo, Sono passati 5 anni, segno che ci abbiamo sempre creduto ed il risultato è arrivato” ha detto il sindaco di Agira nel corso della cerimonia a cui hanno preso parte le autorità civili e militari dell’Ennese, oltre che i rappresentati dell’associazione Borghi più belli d’Italia.

Verso il ripopolamento del territorio

Il sindaco ha raccolto la vera sfida delle aree interne, quella del ripopolamento. Negli anni scorsi, tutto il territorio ennese ha subito una forte emorragia di cervelli e forze produttive della società, attratte da prospettive migliori da zone più floride della stessa Sicilia ma soprattutto dal Nord Italia. Il calo demografico è particolarmente sensibile in questa fetta dell’isola, prova ne è una decisa diminuzione della popolazione scolastica.

“E’ un orgoglio per la città che amministro, ringrazio l’associazione Borghi più belli d’Italia. Per Agira entrare in questa famiglia significa avere delle maggiori opportunità di sviluppo ed avviare una politica di ripopolamento del nostro territorio” ha spiegato Greco nel corso del suo intervento.

“Ci vuole più coraggio”

Nel suo discorso, il sindaco ha lanciato un appello al territorio, chiedendo più coraggio nell’affrontare i cambiamenti epocali in corso.

“Dobbiamo ripensare a nuove forme di politiche sociali – ha detto il sindaco – e culturali ma per far ciò occorre una consapevolezza delle trasformazioni in corso che devono tradursi nel riscatto delle aree interne. Agira ha saputo resistere, manteniamo cultura e tradizione che sono un tesoro inestimabile ma è importante il contributo di intelligenza di ciascuno di noi. La possibilità di rinascere è concreta che deve andare di pari passo con il coraggio e l’azione. La città di Agira è viva e vibrante ed ha la consapevolezza che il mondo sta cambiando”.