Agricoltori ennesi, via alla protesta, fissato vertice

Gli agricoltori della provincia di Enna hanno deciso di aderire alla protesta degli altri colleghi dell’isola, organizzata da Franco Calderone, imprenditore agricolo di Marineo, tra i fondatori nel 2011 del movimento dei Forconi.

Vertice ad Enna

A tal proposito, la settimana prossima ci sarà un vertice ad Enna per definire i protocolli legati alle azioni di protesta che si intende intraprendere.

Le proteste in Sicilia

Venerdì scorso ci sono state alcune manifestazioni: uno sulla strada statale SS189 (meglio conosciuta come Palermo-Agrigento), all’altezza dello svincolo di Bolognetta, l’altra ha interessato invece il comune di Poggioreale, in provincia di Trapani, dove gli agricoltori hanno organizzato un corteo fra le strade della provincia trapanese.

“Coordinamento siciliano”

 “Abbiamo creato un coordinamento siciliano” dice Silvia Turco, proprietaria di una azienda agricola nell’ennese”.

“Vogliamo accendere la luce anche sull’esodo costante dei nostri giovani dai nostri territori. Fa piacere vedere che a fianco a noi ci sono tanti giovani che non vogliono abbandonare la loro terra e ancora ci credono. E non siamo solo agricoltori ma anche altre categorie di lavori come gli autotrasporti che si stanno organizzando  nel catanese”.

Perché si protesta

Gli agricoltori, con queste azioni di protesta, intendono dare un segnale al Governo nazionale su alcune criticità, tra cui l’emarginazione giovanile, con il conseguente spopolamento delle zone rurali, la carenza di lavoratori, che ne è anche una conseguenza, e poi la tutela dei prodotti locali mentre le “politiche nazionali ed europee favoriscono l’importazione di prodotti non sani – come il grano canadese pieno di glifosato – a scapito dei nostri a km 0″ ha detto Calderone.

Le altre richieste in Europa

Le proteste ci sono nei principali paesi europei, come in Francia, in Germania e nei Paesi bassi. Le richieste riguardano anche la fine dell’esenzione fiscale sull’acquisto del gasolio con la richiesta di una riduzione degli oneri, come quelli legati ai canoni idrici, e un’interruzione delle numerose norme burocratiche a cui sono soggetti.

“Politiche Ue affamano settore”

“In Germania, Belgio, Austria, Francia ed in altre nazioni europee – scrive su Facebook di Calderone – stanno protestando duramente contro questa comunità europea che è riuscita ad affamare le persone. Stanno scendendo tutti nelle piazze, dagli studenti ai professionisti , dai piccoli imprenditori agli industriali agli impiegati, al ceto medio. La battaglia è comune contro una politica che arricchisce esclusivamente banche e multinazionali”