Agricoltori, la protesta con i trattori al Dittaino

La protesta degli agricoltori si è spostata nell’area del Dittaino. Gli imprenditori a bordo dei loro trattori hanno deciso di presidiare una delle aree simbolo dell’economia ennese, non molto distante dall’ingresso dell’Outlet. Gli agenti di polizia stanno controllando che la manifestazione si svolga nella massima sicurezza non solo a tutela dei partecipanti della protesta ma anche degli automobilisti che transitano in quella porzione di area.

I nodi

I manifestanti agitano lo spettro della “farina di grillo” e della “carne sintetica” che, a loro parere, rischiano di affossare, in modo definitivo le aziende agricole italiane e siciliane.

L’altro “nemico” sono gli impianti fotovoltaici. Per gli agricoltori, gli interessi attorno a questo asset energetico sono enormi ma sono un danno per l’agricoltura, per via del fatto che assorbono molti terreni ed allo stesso tempo non portano alcun beneficio al territorio.

Le politiche europee

“Le politiche europee – dicono i manifestanti – sono quelle che hanno devastato il mondo del lavoro – Sono quelle che hanno tenuto conto dell’utile di pochi contro l’interesse dei molti. Hanno favorito le multinazionali a danno dei piccoli imprenditori, commercianti ed artigiani. Alla fine il risultato è la chiusura e la perdita di posti di lavoro. Un dato su tutti. Le sole partite IVA agricole in Sicilia sono 120.000. Un numero spropositato di aziende che danno lavoro a molte più persone. Si sta restringendo quel bacino di imprese che hanno dato lavoro per tutta una serie di politiche europee folli e scriteriate”.

Foto di Alessio D’Alù