“Enna non è una città per disabili”, l’Odissea di 2 turisti

Hanno raccontato la sua esperienza, da turisti, ad Enna e seppur ammirati dai tesori, storici e naturali, della città, sono tornati a casa con l’amaro in bocca. I protagonisti di questa vicenda sono una coppia, con lei affetta da una disabilità che la costringe a muoversi con una carrozzina. “Vogliamo condividere la nostra esperienza amara nel cuore di Enna, una città che, purtroppo, si è rivelata un labirinto di ostacoli per la nostra accessibilità” raccontano sui social i due turisti.

Quali sono gli ostacoli

“Escluso il Belvedere interamente piastrellato dalla fontana del ratto di Proserpina in Piazza Francesco Crispi, navigando tra le strade di Enna, la delusione è stata ineludibile” scrivono i turisti che scendono nel dettaglio.

Mancano le rampe

“Vie principali come via IV Novembre (piena di escrementi di cani) e via Roma sono rese quasi impraticabili da: assenza di rampe, pavimentazione irregolare, auto parcheggiate in maniera fantasiosa (sulle poche rampe disponibili e sulle aree destinate al passaggio dei pedoni) e la prospettiva di accedere al maestoso Castello di Lombardia è stata un’illusione, con l’assenza di rampe e una scalinata inaccessibile”.

Castello e Duomo inaccessili

Purtroppo, non hanno potuto vedere i due gioielli di Enna. “La bellezza del panorama dal Belvedere di Enna è stata un crudo contrasto alle difficoltà che abbiamo incontrato nel tentativo di esplorare il Castello (per le barriere architettoniche) e il Duomo (porta chiusa per l’accesso tramite la rampa).