Gli interrogativi sull’esposto del sindaco di Troina alle Poste

Può dirsi sorprendente l’iniziativa del sindaco di Troina Alfio Giachino, recatosi nei giorni scorsi alla Procura della Repubblica di Enna per presentare un esposto contro Poste Italiane per il prolungato disservizio provocato dal mancato funzionamento nella piazza troinese del postamat.

L’iniziativa del sindaco di Troina

Il sindaco, evidentemente, ritiene che si possa configurare in capo alla s.p.a. Poste Italiane il reato di interruzione di pubblico servizio sanzionato dall’art. 340 del codice penale.

Cosa sono i postmat

Gli ATM Postamat sono gli sportelli automatici di Poste Italiane che consentono di effettuare numerose operazioni quali: prelievo di contante, interrogazioni su saldo e lista dei movimenti, ricariche telefoniche e di carte Postepay, pagamento delle principali utenze e dei bollettini di conto corrente postale. Trattasi, quindi, di uno strumento che Poste Italiane fornisce ai propri clienti nell’ambito di quelle attività commerciali interamente assoggettate alle regole del mercato concorrenziale, né più, né meno, di tanti altri analoghi servizi offerti da alcuni istituito di credito.

Gli interrogativi

Poste Italiane, quindi, può certamente essere chiamata ad assicurare gli impegni contrattuali assunti con i propri clienti ma può essere trattata come un ente pubblico che eroga servizi pubblici?

 A seguito della privatizzazione operata nel 1997, alcune attività di Poste Italiane che si possono definire di “pubblico interesse” sono quelle correlate alla notificazioni a mezzo posta degli atti giudiziari e degli atti relativi al Codice della strada (servizi postali riservati) ma anche quelle relative alla raccolta del risparmio postale.

Non rientrano invece in questa categoria le attività di bancoposta, equiparate ai servizi bancari o finanziari e, come tali, assoggettate soltanto al Testo Unico Bancario (TUB) e al Testo Unico Finanza (TUF).

Massimo Greco