Tragedia a Calascibetta, muore dopo malore, donati gli organi

Un’altra giovane vita spezzata da una emorragia celebrale. E sono sempre più continue, in questi ultimi tempi, le morti improvvise, causati da infarti, ictus o emorragia.

Un’altra tragedia a Enna

Nei giorni scorsi, Enna ha pianto per la scomparsa prematura di Vanessa Fazzi, ieri è toccato alla piccola comunità xibetana vivere una immensa tristezza, perché il sogno di Nicola Mancuso, quello di crescere insieme ai due piccoli figli e alla moglie, si è bruscamente interrotto a soli 34 anni.

Dramma familiare

Un destino crudele lo ha sottratto, per sempre, all’amore delle due piccole creature, Andrea ed Enthony, quest’ultimo di appena otto mesi, e della moglie Cettina. Emorragia celebrale, la diagnosi mortale, la stessa che aveva stroncato i sogni, lo scorso anno, al medico Anna Maria Zoccolo, 54 anni, xibetana.

Donati gli organi

Sia Anna Maria sia Nicola saranno ricordati per il loro gesto di altruismo: donare gli organi. Un gesto nobile che ha permesso, prima con Anna Maria, adesso con Nicola, di salvare diverse vite umane. E la comunità xibetana, che oramai aveva adottato Nicola Mancuso, nativo di Villadoro, piccola frazione di Nicosia, non potrà che “chinarsi” alla sua altruistica decisione. I francesi direbbero “Chapeau”. Stessa cosa fu con la dottoressa Anna Maria Zoccolo, il cui nobile gesto di donare gli organi, che salvarono cinque vite, fu apprezzato dagli xibetani, così come la decisione di Nicola farà “rinascere” altre persone.

Il dolore dei parenti

Certo, per i familiari rimane la disperazione, il dolore, ma soprattutto quell’interrogativo: perché morire in età così giovane, senza potere avere la gioia di godersi a lungo i figli, uno addirittura di soli otto mesi? Una domanda alla quale è difficile trovare risposta. Per chi crede, la risposta è nella fede. Solo tre giorni fa, il giovane Nicola era a casa, con la sua famiglia, i suoi figli, gli affetti, all’improvviso il malore, la corsa verso l’Ospedale di Caltanissetta dove arriva in condizioni disperate. I medici del Sant’Elia fanno del tutto per strapparlo alla morte, ma ogni tentativo risulterà invano. Ieri, due équipe di dottori, una di Bari, l’altra dell’Ismett di Palermo, hanno prelevato gli organi, perché Nicola, quando era in vita, aveva espresso la volontà di donarli. Oggi Calascibetta gli porgerà l’ultimo saluto, con i funerali che si terranno, alle 15:30, nella chiesa intitolata alla Madonna del Carmelo, in piazza Umberto I. Sarà un pomeriggio di lutto, riflessione e tristezza.

Francesco Librizzi