Medico arrestato per abusi, niente ricorso, resta ai domiciliari

Resta ai domiciliari il medico psicoterapeuta di Enna, che in passato ha avuto incarichi pubblici, arrestato il 27 gennaio scorso, con l’accusa di violenza sessuale su minori. Nello staff legale, si è aggiunto l’avvocato Donata La Licata, del foro di Catania, che affiancherà l’avvocato Giovanni Palermo: si è deciso di non presentare ricorso al Tribunale del Riesame e si attende la conclusione delle indagini.

La tesi dell’accusa

Secondo l’accusa della Procura di Enna, che avrebbe sequestrato i supporti informatici del professionista, il medico avrebbe abusato di una sua paziente appena quattordicenne. La giovane avrebbe cominciato a manifestare disagio in classe e una delle insegnanti avrebbe raccolto le sue dolorose confidenze, prima che l’istituto scolastico, che la ragazza frequenta, facesse scattare la denuncia.

Le chat

Secondo indiscrezioni nelle mani degli inquirenti ci sarebbero delle chat con conversazioni interessanti che potrebbero incastrare il medico. Le violenze si sarebbero consumate nel corso delle sedute di psicoterapia alla quale la giovane si stava sottoponendo.

Medico nega le accuse

Le indagini sono coordinate dalla Procura della Repubblica di Enna,  e svolte dalla polizia giudiziaria. Nel corso dell’interrogatorio di garanzia davanti allo stesso gip di Enna che ha firmato la misura cautelare, Giuseppe Noto, il medico si è dichiarato innocente.