Imu, raffica di avvisi ai contribuenti ennesi

Le centinaia di avvisi di accertamento che l’Ufficio tributi del Comune di Enna sta notificando in questi giorni ai contribuenti ennesi a titolo di IMU per i terreni edificabili rischia di provocare una protesta popolare. Due sono i motivi che stanno disorientando e che meriterebbero una mirata attività ispettiva dai gruppi consiliari d’opposizione.

L’effetto sorpresa

Il primo motivo è quello dell’effetto sorpresa, atteso che i contribuenti si sono visti recapitare richieste per gli ultimi cinque anni d’imposta senza alcun preavviso. I contribuenti, infatti, non hanno mai saputo di avere questo debito nei confronti del Comune. Un deficit comunicativo tra cittadini e Comune impositore che getta più di un ombra sulle annualità precedenti al quinquennio in questione. Delle due l’una, se l’IMU va pagata anche per i terreni edificabili come sembra pretendere il Comune in forza della normativa vigente, qualcuno dovrebbe giustificare il danno erariale provocato a seguito della mancata riscossione di tale imposta per le annualità precedenti il 2018.

Il tema dell’edificabilità

Il secondo motivo è correlato al significato di “edificabilità” per il quale il Comune ha preferito, pilatescamente, di ribaltare al singolo contribuente la questione, in considerazione che la destinazione urbanistica di un terreno non è bastevole per determinare il valore venale del medesimo. Infatti, un
terreno incluso in una zona destinata dal piano regolatore generale a verde pubblico attrezzato ha potenzialità edificatorie che certo possono essere più o meno limitate rispetto ad un terreno incluso in una zona con destinazione edificatoria e, conseguentemente, anche un valore venale minore, e tuttavia non è equiparabile ad un terreno non edificabile agli effetti IMU, attesa la differenza tra vincoli d’inedificabilità assoluta, stabiliti in via generale e preventiva nel piano regolatore generale, e vincoli di
destinazione.

Non sarebbe stato più opportuno stabilire a monte le singole casistiche evitando di onerare a valle il contribuente, costretto a farsi fare i relativi calcoli da un consulente?