Droga e armi, asse tra la Germania ed Enna, 15 arresti

Un traffico internazionale di droga ed armi tra la Germania e la provincia di Enna è stato scoperto dai carabinieri del Ros che nelle ore scorse hanno eseguito le misure cautelari nei confronti di 15 persone, accusate, a vario titolo, di “associazione per delinquere finalizzata alla produzione e al traffico di sostanze stupefacenti del tipo marijuana e hashish aggravata dalla disponibilità di armi”. Gli arresti sono stati compiuti tra Enna, Caltanissetta, Catania e Brescia, come disposto dal GIP del Tribunale di Caltanissetta – su richiesta della Procura della Repubblica Direzione Distrettuale Antimafia.

La cellula di Barrafranca a Colonia

Dalle indagini dei carabinieri è emersa un’asse tra Colonia, una delle città tedesche più importanti, e Barrafranca grazie all’organizzazione di barresi emigrati in Germania. Infatti, il 4 dicembre 2021 il  figlio di uno degli indagati in custodia cautelare venne arrestato in Baviera proveniente da Colonia e diretto in Sicilia, poiché trovato in possesso di 300 grammi di cocaina. In particolare risaltava che l’arrestato mantenesse rapporti con l’Italia anche attraverso l’utilizzo di telefonini criptati per sviare le indagini.

“Gli approfondimenti investigativi sviluppati – spiegano gli inquirenti – attraverso i canali di cooperazione di polizia (EUROPOL) e giudiziaria (EUROJUST) facevano emergere una perdurante stabilità di rapporti tra la comunità di Barrafranca dimorante a Colonia, tra cui spiccano anche soggetti già condannati in via definitiva per associazione mafiosa, e soggetti italiani dediti al traffico di sostanze stupefacenti”.

I legami con un clan catanese

Dalle intercettazioni emergerebbero dei collegamenti tra due degli indagati con elementi legati alla criminalità organizzata di Catania “Ognina-Picanello”.

L’officina della droga

Con la collaborazione  di un nutrito gruppo di catanesi e con la complicità di una insospettabile intera famiglia di Barrafranca, sarebbe stata approntata una grossa piantagione di canapa indiana in serra, con annessa raffineria, per la produzione di marijuana e hashish, stupefacente come scoperto il 25 novembre del 2022 al termine di una operazione che permise di svelare anche un arsenale. “Le attività d’indagine contestuali – spiegano gli inquirenti – e successive hanno quindi consentito di delineare l’esistenza di un sodalizio criminale dedito alla produzione, lavorazione e distribuzione interprovinciale della sostanza stupefacente, che aveva la disponibilità di numerose armi oggetto di sequestro”.

Le armi sequestrate

1 fucile doppietta a canne mozze con calciolo modificato calibro 12, marca Gamba modello Royal, con matricola abrasa; 1 pistola calibro 9 marca Star-Sa, fabbricazione spagnola, con matricola abrasa; 1 pistola senza marca, calibro 9, con matricola abrasa; 1 pistola marca Beretta modello 70, calibro 7,65, con matricola abrasa; 1 revolver marca Trada calibro 38, con matricola abrasa; 1 pistola modello Luger marca Fab 1516, con matricola abrasa; 1 carabina marca Winchester calibro 22 RL modello 250 avente matricola n. 207026815, non censita in banca dati FF.P.; 1 carabina ad aria compressa marca Diana di fabbricazione tedesca modello F134T05 Classic, calibro 4,5; 3143 cartucce vario calibro; ingente quantitativo di bossoli, ogive e polvere pirica con altro materiale per il confezionamento di munizionamento di vario calibro.