Legare il torrente Martello all’Ancipa, no di Legambiente

No di Legambiente Sicilia all’ipotesi di completamento del sistema acquedottistico del torrente Martello con la diga Ancipa. Una soluzione paventata nelle settimane scorse dal parlamentare regionale del Pd, Fabio Venezia, autore, peraltro, di una interpellanza al presidente della Regione, Renato Schifani.

Legambiente, “opera irrealizzabile”

“L’unica soluzione per la crisi idrica in atto in Sicilia, aggravata dai cambiamenti climatici, è la completa revisione del sistema delle acque nell’isola”. A dirlo è Tommaso Castronovo, presidente di Legambiente Sicilia. “L’associazione – continua – avverserà sempre progetti in aree protette. La proposta di una improbabile rifunzionalizzazione del sistema di presa Ancipa-Nebrodi ed in particolare per il torrente Martello, è per noi irrealizzabile”

L’inchiesta e lo stop ai lavori

L’opera venne progettata negli anni 80, furono poi realizzati dei manufatti ma tutto si fermò per via di una inchiesta della magistratura che ordinò le demolizioni mai del tutto eseguite.

L’ipotesi di Venezia

Nell’idea di Venezia, per tamponare l’emergenza idrica e fornire milioni di metri cubi di acqua all’Ancipa, da cui dipendono totalmente Troina, Nicosia, Gagliano ed altri Comuni, la Regione potrebbe procedere al completamento del sistema acquedottistico. C’è un problema ambientale per via della presenza del Parco dei Nebrodi ma secondo il deputato si potrebbero realizzare delle opere compatibili con le norme a tutela dell’area, inoltre  la captazione dell’acqua avverrebbe solo nel periodo invernale assicurando il deflusso al torrente e la risorsa idrica per “finalità irrigue nel periodo estivo agli agricoltori del territorio posto a valle”

“Sì alle demolizioni”

Legambiente suggerisce, invece, la demolizione di quelle opere realizzate. “Continuiamo, infatti, a chiedere la demolizione delle opere abusive oggetto di sequestro ed un’ordinanza di messa in pristino dei luoghi, specificando, inoltre che consideriamo del tutto inutile immaginare di prelevare contingenti anche minimi di acque da uno dei tre tributari principali del Simeto per immetterli in diga”.