Vescovo indagato, il Movimento contro gli abusi, “lasci la Diocesi”
Enna-Cronaca - 13/12/2024
“Lasci questa diocesi”. E’ l’invito lanciato al vescovo di Piazza Armerina, Rosario Gisana dal movimento “Non accetto prediche da chi copre un abuso” dopo la notizia dell’avviso di conclusione indagini nei confronti del capo della Curia ennese e di monsignor Vincenzo Murgano per falsa testimonianza.
Le manifestazioni del movimento
Il movimento, composto da cattolici e laici, si è costituito l’estate scorsa e si è reso protagonista di alcune manifestazioni, come un flash mob nel giorno della dedicazione della chiesa di Santa Lucia, ad Enna Bassa, oppure l’abbondono di alcune funzioni religiose nelle chiese dove a celebrare c’erano sacerdoti tirati in ballo nella vicenda di don Rugolo, il sacerdote condannato a 4 anni e 6 mesi di reclusione per violenza sessuale a danno di minori.
Le proteste contro i silenzi della Curia
Il movimento, di cui fa parte Antonio Messina, l’archeologo ennese, dalla cui denuncia è scaturita l’inchiesta della Procura di Enna su Rugolo, contesta i silenzi della Curia attorno alla drammatica vicenda, di cui ci sono tracce nelle motivazioni dei giudici del Tribunale di Enna, in particolare nei confronti del vescovo Rosario Gisana, che, però, non era imputato.
Le motivazioni dei giudici
Per i giudici, i vertici della Curia avrebbero omesso di attuare le necessarie iniziative a tutela dei minori e dei loro genitori. Questo “nonostante – si legge nelle motivazioni – la titolarità di puntuali poteri/doveri conferiti nell’ambito della funzione di tutela dei fedeli, facilitando l’attività predatoria di un prelato già oggetto di segnalazione. La condotta coscientemente colposa da parte del vescovo Rosario Gisana – si legge ancora – rende legittima la condanna al risarcimento del danno della Curia nella sua qualità di responsabile civile per i pregiudizi cagionati da padre Rugolo”.
L’indagine per falsa testimonianza
L’avviso di conclusione indagine per i due prelati trae origine dalla denuncia di Antonio Messina in relazione alle testimonianze rese in aula da Gisana e Murgano nel processo contro Rugolo. La Procura, dopo l’esposto, ha aperto un’inchiesta che si è conclusa.
“Bisogna ringraziare Antonio”
“Occorrerebbe solo ringraziare Antonio Messina – spiegano dal Movimento – per avere scoperchiato la pentola e avere cosi impedito il perpetrarsi di altri abusi su figli che potrebbero essere di ognuno di noi. Possa questa diocesi e il suo vescovo essere definitivamente messo di fronte alle proprie pesanti responsabilità. Che possa farsi finalmente pulizia dentro la chiesa e che a questa bruttissima storia possa essere scritta la giusta parola fine”.