Garante dei disabili, opposizione, “da Mpa falsità”
Enna-Cronaca - 02/03/2025
“La polemica scatenata dal gruppo consiliare del MPA è di così basso livello che non meriterebbe alcun riscontro, ma la palese falsità delle dichiarazioni rilasciate suscita il dovere di ristabilire i fatti”. Lo affermano i gruppi di opposizione del Comune di Enna in merito alla vicenda dell’istituzione del garante dei disabili, per cui il Mpa ha attaccato il presidente del Consiglio, Paolo Gargaglione, accusato di aver tolto la parola al capogruppo autonomista Di Venti e contestualmente ha criticato la decisione della mancata approvazione del regolamento sul garante.
La vicenda
L’opposizione rinfaccia ai dipietristi di aver, qualche settimana fa, “bocciato l’adozione del regolamento per l’istituzione del garante dei disabili, profittando di qualche assenza tra i banchi dell’opposizione”. Inoltre, “tale bocciatura, incredibilmente favorita dal voto di consiglieri (Firrantello e Gloria) che avevano contribuito in Prima Commissione alla elaborazione del testo, fu motivata dalla necessità di non meglio precisati “approfondimenti” e dalla manifestata intenzione di “depositare una proposta alternativa”.
Il Comitato delle famiglie
La questione è tornata, comunque, in aula, “per iniziativa esclusiva dell’opposizione” ribadiscono le forze contro l’amministrazione che, a proposito del “ritiro della proposta avvenuto giovedì (sostanzialmente una richiesta di rinvio di un paio di settimane) risulta ora giustificato dell’opportunità di ascoltare il parere del neo costituito comitato “incluiAMO”, del quale fanno parte una cinquantina di famiglie con figli disabili”.
“Mpa incoerente”
L’opposizione taccia di incoerenza il Mpa che “qualche mese addietro abbandonò la coalizione di governo definendo il sindaco “ducetto incapace di gestire la giunta”, ed oggi prova – peraltro goffamente – ad esercitare ruolo di guida di una coalizione di governo sempre più spaccata e sempre meno in grado di affrontare le svariate problematiche della città”.
Infine, l’ultimo affondo. “Si rimbocchino le maniche e si mettano seriamente a lavoro, se ne hanno la capacità, lasciando perdere polemiche col Presidente del Consiglio e richiami al regolamento consiliare che, con tutta evidenza, sconoscono. In alternativa, si dedichino ad altre attività, che nessuno noterà e si lamenterà della loro assenza”