“L’ennesima dimostrazione di disprezzo del senso dell’etica e delle Istituzioni”. Lo affermano i componenti del movimento Non accetto Prediche da Chi copre un Abuso in riferimento alla partecipazione di monsignor Vincenzo Murgano, parroco della chiesa Madre di Enna alla presentazione dei riti della Settimana Santa di Enna che si terrà venerdì 4 aprile alle 19,30 nella chiesa di San Michele a Enna.
Il Movimento ritiene inopportuna la presenza del prelato in quanto “imputato per il reato di falsa testimonianza commesso nell’ambito del noto processo a Giuseppe Rugolo, il sacerdote condannato per reati a sfondo sessuale ai danni di minori, a 4 anni e mezzo di carcere, dal Tribunale di Enna” si legge nella nota
Gli esponenti del Movimento ne hanno anche per il sindaco, Maurizio Dipietro e l’assessore al Turismo, Mirko Milano, entrambi avvocati, presenti all’iniziativa di domani, come emerge nelle locandine. “Mentre la Procura della Repubblica di Enna – spiegano dal Movimento – ravvisa gli estremi di un reato gravissimo, la falsa testimonianza, a carico di Vincenzo Murgano, ma anche del vescovo della diocesi di Piazza Armerina, Rosario Gisana, l’istituzione Comune di Enna lo erge a simbolo della città e dei suoi cittadini”.
Il Movimento Non accetto Prediche da Chi copre un Abuso ritiene “imbarazzante che le forze dell’ordine, coordinate e dirette dalla Procura della Repubblica, debbano sfilare in processione in un simile contesto e speriamo che questo imbarazzo non sia solo il nostro”.
Per questo motivo, gli esponenti del Movimento lanciano un appello al questore Salvatore Fazzino, “affinchè non permetta che polizia e carabinieri si stringano attorno ad un imputato che avrebbe potuto, con un atto di umiltà e di carità cristiana, fare un passo indietro, decidendo di non sfilare in processione con la Spina Santa, simbolo della processione del Venerdì Santo e tanto cara a noi ennesi e credenti, almeno per quest’anno, aspettando che la giustizia, almeno quello terrena, faccia il suo corso”.