Le polemiche delle ultime settimane in città, legate al caso Murgano ed alle richieste rivolte al parroco della chiesa Madre di compiere un passo indietro da parte del Movimento “Non accetto prediche da chi copre un abuso” hanno avuto degli effetti nella processione del Venerdì Santo, uno dei momenti più importanti per Enna.
“C’erano meno confrati rispetto agli altri anni” racconta a ViviEnna un testimone abbastanza noto in città che racconta di un altro particolare emerso nella processione, concretizzatosi con il comportamento di due Confraternite, Maria Santissima la Nuova e Santissimo Salvatore, “che si sono distanziate, quasi a creare una processione parallela ” svela lo stesso testimone.
Inoltre, sarà stato un caso “ma mancavano anche i vertici delle forze dell’ordine, polizia, carabinieri Guardia di finanza, e della Prefettura” svela il testimone. Forse avevano degli impegni improrogabili, di certo, però, in quelle settimane molto tese il Movimento “Non accetto prediche da chi copre un abuso” aveva lanciato un appello alle stesse forze dell’ordine perché si astenessero dalla partecipazione alla processione per via della presenza di monsignor Murgano a causa del processo per falsa testimonianza a cui si sottoporrà insieme al vescovo di Piazza Armerina, Rosario Gisana.
Sulla questione, erano, però, intervenuti i legali del parroco della Chiesa madre di Enna rivendicando la piena legittimità del loro assistito ad essere protagonista della Settimana Santa sia per il principio della presunzione di innocenza sia per la circostanza che Murgano esercita legittimamente la missione pastorale.