Festeggiamenti per Maria Santissima delle Vittorie in Piazza Vecchia

I festeggiamenti patronali in onore di Maria Santissima delle Vittorie in Piazza Vecchia iniziano l’ultima domenica di aprile con la discesa della sacra immagine venerata nel santuario dove l’icona originale fu ritrovata nel 1348. L’immagine viene portata nella chiesa dei santi Angeli custodi dove fino al 3 maggio i piazzesi le rendono onore visitandola e partecipando alle numerose celebrazioni eucaristiche. 

Il 3 maggio i fedeli commemorano il ritrovamento con un pellegrinaggio inverso che dalla città riporta l’immagine al santuario che diventa per l’ultimo giorno della festa meta di pellegrinaggio continuo. Il sabato precedente l’ultima domenica di maggio i giovani portatori si fanno protagonisti di una fiaccolata dal carattere molto intimo e spirituale alla quale si uniscono numerosi fedeli. La veglia di quest’anno ha avuto come protagonista Papa Francesco a pochi giorni dalla morte, meditandone gli insegnamenti e gli esempi, pregando con lui e per lui. Proprio il cordoglio dovuto per il trapasso dell’amato pontefice argentino ha comportato per il vescovo la decisione di sospendere fino all’ultima domenica di aprire tutte le manifestazioni esterne, facendo sì che la Madonna scendesse invece martedì 29. 

Questo ha comportato un inedito nella tradizione della festa molto gradito comunque dai piazzesi che per la prima volta hanno visto tornare la sacra immagine in città nei colori nostalgici e suggestivi del crepuscolo serale. Le tre processioni di questa festa sono segnate dalla gioia dei giovani portatori, dagli omaggi floreali, ma anche dagli omaggi dei quartieri che non lesinano sforzi per poter offrire alla Madonna anche l’allegria di botti e mortaretti. E ancora una volta al centro la fortissima devozione mariana dei piazzesi che nei festeggiamenti di maggio sperimentano come le prove generali del loro ardore in vista della grande festa patronale di agosto. 

L’anniversario del 3 maggio è comunque un’esperienza fondamentale nella composizione del tratto identitario della spiritualità mariana di Piazza Armerina perché non ci sarebbe questa devozione senza la forte venerazione per l’icona bizantina dell’anno 1000, testimonianza di un passato illustre e valoroso nella lotta contro il nemico saraceno ma anche di un forte legame con la dinastia normanna e con il pontefice romano ma anche con l’oriente che ha ispirato questa tempera su tavola con l’immagine della Madonna che offre il figlio Gesù quale pegno di sicura speranza per la nostra gioia. Si ringraziano di cuore i volontari della Parrocchia Cattedrale che non lesinano tempo ed energie per rendere la festa bella e fruibile per tutti operando silenziosamente e con abnegazione.

Don Alessio Aira

Published by
Redazione