Pesca illegale nella diga Nicoletti, sequestrati 40 kg di prodotti ittici
Leonforte - 14/05/2025
Bracconaggio ittico nelle dighe della provincia? Parrebbe proprio di si, o almeno a quel che sembra, secondo le testimonianze di due appassionati di pesca sportiva, che talmente indispettititi di quanto
succede costantemente nella diga Nicoletti ed in altre, hanno fatto intervenire la Polizia di Stato di Leonforte. Alcuni di questi appassionati hanno contattato la nostra redazione per denunciare alcuni fatti
avvenuti sabato scorso, fornendoci dei dettagli poco edificanti in merito.
La testimonianza
I due appassionati, hanno riferito che proprio sabato scorso diverse persone straniere di nazionalità dell’Est europeo che vivono in Sicilia, hanno fatto incetta di pesce nelle acque del lago, prevalentemente carpe che secondo la normativa, non possono essere pescate se non in quantità minime. Queste persone infatti, non solo pescherebbero quantità eccessive che la legge vieta, ma il più delle volte inebriandosi anche dei fumi dell’alcol fanno schiamazzi per l’intera giornata, lasciando successivamente per terra, al momento del congedo bottiglie rotte, rimanenze di cibi e quant’altro, minando
quindi la serenità loro e delle loro famiglie.
Una pratica diffusa
“Non è la prima volta che accadono fatti spiacevoli del genere- riferiscono- non solo nel lago Nicoletti ma anche in altri laghi della provincia, auspichiamo con questa nostra denuncia che si prendano dei seri provvedimenti contro questa gente che mina l’ambiente, la bellezza dei luoghi e la nostra serenità. Purtroppo sino ad oggi- affermano con amarezza- nonostante tante segnalazioni abbiamo registrato silenzio tombale da parte degli organi preposti al controllo. Diverse volte abbiamo allertato il corpo
Forestale, ma ci riferiscono sempre che non possono intervenire per mancanza di uomini. Sabato scorso-raccontano- assieme alle nostre famiglie ci eravamo recati sulle rive del lago Nicoletti per passare una
giornata diversa dalle altre e dedicarci alla nostra passione che è la pesca. Questi presunti bracconieri, nel corso della giornata, forse presi dai fumi dell’alcool, hanno alzato man mano il tiro, tanto che siamo
stati costretti a far intervenire la Polizia di Sato di Leonforte che ha identificato i soggetti, sequestrato il grosso quantitativo di pesce, quantificabile in circa 40 kg, facendolo subito dopo ributtare in acqua”.
La legge
“Ma non è tanto il fatto- tengono a precisare- che vogliamo loro vietare la pesca, perché è un loro diritto, quanto che fanno incetta di grossi quantitativi di pesce anche di piccole dimensioni, non consentita dalla
legge, per destinarli magari alla vendita. Noi invece dopo la pesca lo ributtiamo in acqua. Tutto ciò per noi appassionati, affiliati anche ad associazioni, rappresenta un grosso danno per la fauna acquatica e
l’ambiente. E tutto ciò non lo accettiamo.” La norma infatti stabilisce, ribadita anche da una circolare della Provincia regionale di Enna, che per la pesca di trote e carpe la quantità massima che ogni persona può
pescare non deve essere maggiore di 5 kg e la lunghezza massima, non al di sotto di 30 centimetri. Purtroppo -concludono- pescano pesce di tutti i tipi e di tutte le dimensioni. Pretendiamo da tutti il massimo rispetto, innanzitutto delle regole del vivere civile e anche delle leggi in materia. La nostra amarezza maggiore è, dispiace dirlo, che queste persone quasi sempre la fanno franca”.