La vita in carcere negli scatti di Andolina

di Pierelisa Rizzo

La mostra fotografica dell’ennese Paolo Andolina che racconta la vita in carcere, “In tutti i sensi”, al Garage Arts Platform di Enna, prende vita grazie alla comunità Montika che ospita persone con disagio psichico e altre fragilità. Saranno loro, domani sera alle ore 20, a raccontare con vere e proprie azioni come si vive in carcere. Guidati dalle foto di Andolina e grazie all’allestimento di veri e propri luoghi del carcere, la cucina dentro la cella, il letto a castello, il bagno, ripercorreranno le ore passate in carcere, sdraiandosi sulla branda piuttosto che facendo una doccia accovacciati su un bagno alla turca, leggendo una delle tante lettere dal carcere o allenandosi con un improvvisato bilanciere fatto con le bottiglie d’acqua .

Le musiche

La performance è scandita dalle musiche di Francesco Sergi, mentre si può ammirare la copia di un disegno, probabilmente risalente agli anni 50, trovato in una cella e riprodotto dall’artista di Barrafranca Santo Nicoletti . In mostra una selezione ragionata delle vasta serie fotografica realizzata da Andolina durante diversi decenni di attività presso le case circondariali locali in collaborazione con i carcerati e le carcerate che ha conosciuto e incontrato. Tanti scatti che documentano gli espedienti, gli esperimenti e la creatività che i detenuti sviluppano per creare intorno a sé un contesto meno anonimo e più vicino a quello che manca, o per generare una continuità, spirituale e ipotetica, tra il dentro e il fuori raccolti anche in un libro “Anche i santi vivono in cella” , Moderna Edizioni , 2021,, con la prefazione di don Luigi Ciotti .