Sicilia: Sanità. Giambona “Dimissioni Croce? Ulteriore segnale di un sistema al collasso”
Comunicati Stampa - 22/05/2025
“Le dimissioni rassegnate ieri da Ferdinando Croce rappresentano l’ennesimo segnale di un servizio sanitario regionale in crisi profonda. Non voglio entrare nella motivazione delle dimissioni, ma quanto accaduto si inserisce in un preoccupante quadro di abbandoni e fallimenti che coinvolge le principali strutture sanitarie della nostra isola. Un decadimento che rappresenta l’ulteriore segnale di un sistema al collasso”. Lo ha detto Mario Giambona, vicepresidente del gruppo del Partito Democratico all’Assemblea Regionale Siciliana, commentando le dimissioni da direttore generale dell’Asp di Trapani di Ferdinando Croce.
“Solo negli ultimi mesi, abbiamo assistito a una vera e propria emorragia della massima dirigenza dalle aziende sanitarie siciliane – prosegue -. I vertici si dimettono in sequenza, lasciando dietro di sé strutture indebolite, personale sanitario demoralizzato e cittadini sempre più sfiduciati”. Giambona punta quindi il dito contro la governance regionale e la maggioranza di centro-destra. “La situazione che vive la sanità siciliana è il frutto di scelte politiche miopi e di una gestione verticistica che, sotto la guida del presidente Renato Schifani, ha messo da parte la competenza per far spazio alla logica dell’appartenenza e del controllo partitico”. Secondo il deputato del Pd “siamo di fronte al momento più nero per la sanità siciliana degli ultimi decenni. Le liste d’attesa sono infinite, i pronto soccorso al collasso, i medici scappano e i concorsi si bloccano” e aggiunge che “il governo regionale invece di rafforzare il sistema lo disgrega con nomine poco trasparenti e una totale assenza di programmazione. Tutto questo mentre i cittadini vedono negato, giorno dopo giorno, il loro diritto fondamentale alla salute”.
In aggiunta, Giambona auspica “un cambio di passo radicale. È necessario uscire dalla logica spartitoria e restituire dignità al servizio sanitario siciliano. Basta con i valzer delle poltrone e gli slogan, adesso servono atti concreti come investimenti strutturali, assunzioni stabili, valorizzazione del personale sanitario e trasparenza gestionale” e conclude lanciando un appello di responsabilità: “Schifani e il suo governo devono assumersi le proprie responsabilità perché l’attuale situazione è il frutto diretto delle loro scelte politiche. Il tempo delle scuse è finito”.