Bilancio di previsione, no dei revisori di Valguarnera

Il collegio di revisione composto da due componenti, i revisori Pellegrino Quartararo e Sebastiano Brancati, boccia il bilancio di previsione 2024-2026 del Comune di Valguarnera. tra l’altro nelle mani del commissario ad acta Giovanni Cocco. Ma sulla sua composizione c’è un piccolo giallo. Il collegio allo stato attuale è composto da due soli membri in virtù delle dimissioni presentate dalla presidente Cangemi in data 1^ aprile. Sulla validità o meno della decisione del collegio sono sorte parecchie perplessità, considerato il fatto che il segretario generale del Comune Pecoraro in data 23 aprile azzerava di fatto il collegio visto che qualche settimana prima il 14 per la precisione, anche un secondo componente il dottor Quartararo aveva presentato le dimissioni, poi revocate.

La nota alla Regione

Subito dopo i due revisori rimasti inviavano una nota all’assessorato regionale agli Enti locali per sapere se dovevano ritenersi in carica o meno. Risposta però mai arrivata. Adesso a fare piena luce sulla vicenda è lo stesso collegio che attraverso un’altra nota inviata al sindaco, al segretario generale, ed ai consiglieri
comunali comunicano di averne pieno titolo e di avere agito, nell’approvazione del bilancio di previsione, in piena legittimità considerato che: “la norma specifica che le dimissioni devono essere comunicate con un preavviso di almeno 45 giorni e non sono soggette ad accettazione da parte dell’ente. Ciò significa
che la mera presentazione delle dimissioni non produce effetti immediati sulla titolarità dell’incarico di revisore, ma occorre che trascorra il termine di preavviso (45 giorni) ovvero che il Consiglio comunale provveda a nominare un sostituto prima della scadenza di tale termine.

Le conclusioni

Fino ad allora- precisano- il revisore dimissionario rimane in carica a tutti gli effetti.” Per cui secondo tale interpretazione l’atto è valido a tutti gli effetti. I punti salienti della bocciatura: i revisori comunicano che l’Ente è in disavanzo, che si trova in gestione provvisoria e che non ha ancora presentato un piano di riequilibrio; non ha rispettato i termini di legge per l’adozione del bilancio e per l’adozione degli
strumenti di programmazione. Per quanto attinente ai lavori Pubblici ritiene: che il fondo pluriennale vincolato sembra scollegato e contradditorio rispetto al DUP.

I conti

La gestione finanziaria del 2023 si è chiusa con un disavanzo di un milione /608 mila e che per il 2024 i debiti fuori bilancio ammontano a 166.486 euro. Il collegio segnala inoltre che il disavanzo 2023
relativo al rendiconto, ad oggi non è stato ripianato con atto consiliare e che il rendiconto è stato approvato dal commissario. Per il gettito stimato IMU l’Ente prevede di incassare 750 mila euro per gli esercizi 2024-25-26. Per la Tari invece un milione per esercizio. Per le risorse relative al recupero dell’evasione tributaria prevede di incassare 322 mila euro per il 2024, 257 mila per il 2025 e 200 mila per il 2026. L’indebitamento per mutui e prestiti è di 830 mila per il 2024, 710 mila per il 2025 e 642 mila
per il 2026. Gli interessi passivi sono rispettivamente di 19 mila per il 2024, 14 mila per il 25 e 10 mila per il 26. Per Il PNRR l’organo ha verificato che l’Ente non ha potenziato il sistema di controllo interno.

Le conclusioni

Conclusioni del collegio: incoerenza rispetto al DUP per le opere pubbliche triennali tali da costituire
distorsioni sugli equilibri di bilancio e sul disavanzo 2024. Il rilevante ammontare dell’anticipazione di tesoreria risulta non restituito. Intempestività dei pagamenti con dato non allineato con i dati contabili. Per cui: “l’espressione del parere di una programmazione economica finanziaria impostata sui rischi
sopra evidenziati non possa ricevere una valutazione positiva per l’espressione di un parere atto ad autorizzare spesa per l’annualità 2025 in assenza della garanzia del mantenimento degli equilibri nei termini sopra evidenziati. Risulterebbe necessario, come largamente anticipato, un ulteriore conforto
rappresentato dal riaccertamento, anche parziale, dei residui al 31.12.2024 che ad oggi non è stato notificato a questo Collegio.”