Club per l’Unesco di Enna, incontro con il ricercatore Federico Scoto

Enna è stata protagonista di un importante appuntamento scientifico con il convegno “I ghiacciai raccontano: uno sguardo tra passato, presente e futuro del clima del nostro Pianeta”, promosso dal Club per l’Unesco di Enna in occasione dell’Anno Internazionale della Preservazione dei Ghiacciai. L’evento, tenutosi nella suggestiva cornice della Sala Cerere di Palazzo Chiaramonte, ha visto come protagonista il ricercatore polare ennese Federico Scoto, recentemente rientrato dalla sua seconda spedizione in Antartide.

Il convegno si inserisce in un programma globale volto a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza cruciale dei ghiacciai per l’ecosistema terrestre e sulle gravi conseguenze della loro fusione, fenomeno che rappresenta una delle più drammatiche conseguenze del cambiamento climatico in atto. La giornata ha offerto una preziosa occasione per approfondire sia il ruolo scientifico che quello simbolico dei ghiacciai, definiti “le torri d’acqua” del nostro pianeta.

Federico Scoto, cittadino ennese e scienziato di fama internazionale, ha condiviso con il pubblico la sua esperienza sul campo, frutto di numerose spedizioni scientifiche in ambienti glaciali di tutto il mondo, tra cui la sua recente missione in Antartide nell’ambito del progetto internazionale “Beyond Epica – Oldest Ice”. Questo ambizioso progetto, che coinvolge 12 paesi europei ed è coordinato da un istituto italiano di scienze polari, mira a estrarre il ghiaccio più antico mai recuperato, risalente fino a 1,5 milioni di anni fa, per ricostruire la storia climatica del pianeta e comprendere meglio i meccanismi che regolano l’evoluzione del clima terrestre.

L’incontro è stato coordinato da Marina Taglialavore e ha visto anche gli interventi di Marcella Tuttobene, presidente del Club per l’Unesco di Enna, e di Fabio Tortorici, rappresentante dell’Ordine dei Geologi a livello nazionale. Tuttobene ha sottolineato con orgoglio l’importanza di promuovere eventi scientifici con la partecipazione di ricercatori locali come Scoto, che con le loro missioni polari portano lustro al territorio ennese. La presidente ha inoltre evidenziato il valore simbolico della ricorrenza del 2025 come Anno Internazionale della Preservazione dei Ghiacciai, e il ruolo della Giornata Mondiale dei Ghiacciai, celebrata il 21 marzo, nel sensibilizzare l’opinione pubblica sull’urgenza di preservare questi ambienti unici.

Nel suo intervento, Scoto ha spiegato in modo chiaro e coinvolgente le differenze tra meteo e clima, l’effetto serra e il ruolo dei gas serra nell’aumento delle temperature globali. Ha illustrato il delicato equilibrio delle grandi calotte polari, Antartide e Groenlandia, e ha posto l’accento sul drammatico arretramento dei ghiacciai alpini, previsto per l’estinzione entro la fine del secolo. Il ricercatore ha sottolineato che ciò che accade nei poli non rimane confinato a quelle aree, ma ha ripercussioni globali, come l’innalzamento del livello del mare che minaccia aree come la Laguna di Venezia.

Tra i temi trattati, particolare attenzione è stata dedicata allo studio delle “carote di ghiaccio”, cilindri di ghiaccio estratti dai ghiacciai che conservano al loro interno preziose informazioni sulla composizione atmosferica e climatica di epoche passate. Questi dati sono fondamentali per comprendere l’evoluzione del clima e prevedere gli scenari futuri.

Il progetto “Ice Memory”, che prevede la raccolta e la conservazione di carote di ghiaccio da tutto il mondo in ambienti naturalmente freddi come l’Antartide, è stato un altro punto centrale del convegno. Questa iniziativa mira a preservare un archivio climatico unico, che potrebbe rivelarsi cruciale per le future generazioni.

Scoto ha infine mostrato un video della sua permanenza in Antartide, accompagnato dalle note di “Ice Ice Baby”, che ha raccontato con passione e dedizione la sua esperienza scientifica e personale nei territori più estremi del pianeta.

L’evento di Enna si è così rivelato un importante momento di riflessione e informazione, capace di coniugare ricerca scientifica, sensibilizzazione ambientale e orgoglio territoriale, rilanciando con forza la necessità di un impegno globale per la salvaguardia dei ghiacciai e, più in generale, della salute del nostro pianeta.