Lavori in contrada Bellia sospesi, Pd, “Cammarata ha mentito”

I consiglieri comunali di Piazza Armerina, Dario Azzolina e Andrea Arena, entrambi del Pd, accusano il sindaco, Nino Cammarata, e l’assessore Zanerolli, di aver mentito in merito ai lavori di disboscamento nelle contrade Bellia e Santa Caterina.

Il Consiglio

I due esponenti dell’opposizione affermano che, nei mesi scorsi, l’amministrazione, in occasione di Consiglio comunale, avevano assicurato sullo svolgimento degli interventi quando in realtà, a parere dei consiglieri Dem, erano fermi.

Le cause dello stop e la diffida della Regione

“Sono fermi perché mancano le necessarie autorizzazioni dell’ente gestore della riserva. Dagli atti pubblici risulta che il 27 gennaio l’assessorato regionale all’agricoltura, una settimana prima del consiglio comunale, ha inviato una diffida alla prosecuzione dei lavori. Il dirigente comunale, sette giorni prima del consiglio comunale, ha inviato una nota formale al direttore dei lavori con richiesta di sospensione immediata del cantiere. Pochi giorni dopo, lo stesso dirigente, con una successiva nota, ha confermato alla Regione Siciliana l’avvenuta sospensione dei lavori”

“Tutto questo accadeva mentre in Consiglio Comunale l’assessore Zanerolli e il sindaco Cammarata, rassicurando i consiglieri e i cittadini, affermavano che il cantiere era regolarmente in corso e autorizzato. Aggiungevano che non vi era alcuna violazione delle norme e che dopo questa prima attività si sarebbero dovute mettere a dimora le “famose” roverelle nel bosco”.

Pd, “sindaco e assessore hanno mentito”

Per gli esponenti del Pd, si tratta di un comportamento omissivo ed inaccettabile da parte del sindaco e dell’assessore. “Il primo cittadino – dicono – era stato informato che era stata adottata la sospensione dei lavori. Dunque se l’amministrazione comunale sapeva, allora il sindaco Cammarata e l’assessore Zanerolli hanno deliberatamente nascosto la verità al Consiglio Comunale e alla città. Un Sindaco e un Assessore che mentono ai cittadini, celando la verità e le decisioni amministrative, non sono più tollerabili in una democrazia”