La Coppa dei Leoni ha raccontato la Leonforte che esiste
Comunicati Stampa - 23/06/2025
Questa storia inizia con un messaggio, quello che ancora ora è riportato in cima nel gruppo Whatsapp degli organizzatori: “Dobbiamo organizzare la Kings League leonfortese”. Una frase priva di fronzoli, che va dritta al punto, che ha condizionato la vita di una decina di ragazzi per i mesi a venire.
La Coppa dei Leoni nasce così, spontaneamente, dall’idea di sei giovani di Leonforte e dall’aiuto dei loro amici – nello specifico: Marco Maurizi, Davide Maurizi, Emanuele Catalfo, Mattia Catalfo, Francesco Mangione, Damiano Mendolia, Fausto Signorelli, Giorgia Marraffino, Francesca Vicario, Cesare Giangrasso e e Maria Chiara Billotta.
Si tratta di un torneo di calcio a 7 atipico, con regole speciali e ispirate a quelle del format della Kings League, dove a iniziare la partita sono solo due giocatori per parte – un giocatore di movimento e il portiere – a cui se ne aggiunge uno ogni minuto che passa, fino ad arrivare a sette complessivi. Inoltre ogni squadra ha un presidente, che ha il diritto di tirare un rigore in qualsiasi momento della partita, e una “carta ammucciata”, un “potere” speciale che può essere utilizzato nel corso del secondo tempo – come espellere temporaneamente il calciatore dell’altra squadra, raddoppiare l’eventuale gol di uno dei giocatori, calciare un rigore e così via…
Un’idea originale che ha incontrato l’entusiasmo dell’amministrazione comunale, che ha concesso il patrocinio gratuito e il nuovo Campo Sportivo, e che ha coinvolto 12 squadre e più di 120 calciatori. Il risultato è stato incredibile: dal 5 al 21 Giugno gli spalti del comunale sono sempre stati pieni, di ragazzi, di voci, di panini e lattine di Coca-Cola; lo stadio è diventato un punto d’incontro generazionale e per tre settimane alcuni calciatori sono diventate icone di tanti giovanissimi.
Alla fine l’ha spuntata Caffetteria Cammarata, la squadra del presidente Salvatore La Spina, a seguito di una bellissima finale contro Assicurazioni Mingari, di Francesco Fasciano. Matteo Gazzana ha vinto il premio di miglior giocatore del torneo, Alessandro La Porta quello del miglior marcatore, Gaetano d’Agostino miglior portiere e Gabriele Leonforte miglior presidente.
Se è possibile trarre una morale da questa storia è che Leonforte ha sempre desiderio di esistere: nonostante uno stadio lontano dai fasti di qualche anno fa, nonostante i giovani che sono sempre meno e quel senso di vuoto che dilaga nelle viuzze, per tre settimane la Coppa dei Leoni ha mostrato una Leonforte diversa, bella, brulicante, viva. In questo periodo il paese si è auto-raccontato in un rettangolo da gioco, diffondendo la narrazione sui social, nelle piazze, negli aperitivi davanti la Granfonte: insomma un fenomeno di massa concentrato in un microcosmo di 10.000 abitanti. Tutto questo grazie all’impegno civico di un gruppo di ragazzi che, non si sa perché, continua a credere in un paese che non vuole morire, tanto da usare come logo proprio il leone con le zampe mozzate, simbolo dei Branciforti.
Luogo: Campo Nuovo Leonforte
