“Un viaggio tra majarie, rituali e suoni ancestrali”. Vernissage sabato 28 giugno alle 20
“Salvatica”, dalla fusione poetica di due parole apparentemente opposte: salvifica e selvatica. Un titolo che racchiude l’essenza paradossale della natura come forza redentrice e indomabile. Sarà inaugurata sabato alle 20 al Mat, Museo antropologico di Testa dell’Aqua a Noto, la nuova mostra di Chiara Fronterrè, 15 opere con cui l’artista intende lanciare un messaggio preciso: il ritorno al selvatico può essere l’unica via di salvezza da un mondo sempre più artificiale.
«Una mappa dei ricordi – ha raccontato Chiara Fronterrè – traccia una vita ancora umana legata alla profondità della natura, la condivisione e la memoria. Foglie, rami e fiori spontanei nascono e si radicano in quelle che non sono solo opere pittoriche, ma un viaggio sensoriale e immersivo. Aprirsi alla natura ci rende più vicini a celebrare e rispettare la vita. La natura salva».
La mostra “Salvatica” verrà presentata da Luana Aliano nell’ambito dell’iniziativa organizzata dal Mat “Un viaggio tra majarie, rituali e suoni ancestrali”. Il programma della giornata prevede alle 18:30 “Tra l’Acqua di San Giovanni, le erbe ed i falò” con Paolino Uccello, alle 20 l’inaugurazione della mostra di Chiara Fronterrè con la performance dal vivo “Soundscapes”, un viaggio tra paesaggi sonori che parlano di radici, linfa, respiro e ritmo.
Sarà possibile visitare la mostra su prenotazione fino a sabato 12 luglio.