Sanità, rischio chiusura di Chirurgia a Nicosia, Mdt, “Asp invii i medici”
Nicosia - 27/06/2025
No alla chiusura del Reparto di Chirurgia di urgenza dell’ospedale Basilotta di Nicosia. L’allarme è lanciato dal presidente del Mdt, movimento per la difesa dei territori, Fabio Bruno, in merito all’ipotesi di sospensione del servizio per mancanza di medici, a partire dal primo luglio, con conseguente trasferimento all’ospedale Umberto I di Enna che gestirebbe le emergenze.
Il rischio per i pazienti
Andrà via un chirurgo ma il Mdt, rivolgendosi all’Asp, spinge perché la stessa azienda sanitaria utilizzi “temporaneamente chirurghi già in servizio presso l’Asp”. Il presidente del Mdt afferma che una distanza così significativa, aggravata dalle condizioni delle strade, tra Nicosia ed Enna rischia di compromettere l’incolumità dei pazienti.
“Pensiamo – dice Bruno – ad esempio al caso di un paziente del paese di Capizzi, con forti dolori addominali, che accede al pronto soccorso del Basilotta e a cui viene diagnosticata una peritonite perforata o ancora peggio una rottura di milza, che quindi, dopo aver raggiunto il Basilotta e atteso la diagnosi, deve sottoporsi ad ulteriori trasferimento presso l’Umberto I, vedendo così più che raddoppiati i tempi prima di essere sottoposto ad un intervento in massima urgenza”.
La malasanità
Infine, il presidente sottolinea che in questo modo le liste d’attesa rischiano di allungarsi ancora di più in un territorio in cui il fenomeno è abbastanza evidente.
“D’altra parte – dice Bruno – ci preme sottolineare come nei mesi scorsi i tre chirurghi del Basilotta di Nicosia siano riusciti a sfoltire in maniera cospicua la lista d’attesa, con quasi 300 interventi eseguiti in 8 mesi, ma dal primo luglio con un operatore in meno la lista d’attesa potrebbe iniziare ad allungarsi così, oltre a non raggiungere i target aziendali, l’ASP4 andrebbe ad aggiungersi alla casistica della “mala-sanità” pubblica siciliana”