Lettere a ViviEnna, “sporcizia, abusivismo e insicurezza durante la festa della Patrona”
Enna-Cronaca - 02/07/2025
Per la rubrica lettere a ViviEnna, pubblichiamo l’intervento di un residente ennese che solleva delle criticità in occasione della festa della Patrona.
Sono l’Ing. Massimo Tenghi, cittadino Ennese residente in Piazza Europa. Con la presente volevo sottoporre all’attenzione una lettera aperta inerente i recenti festeggiamenti della nostra Patrona.
Come ogni anno in questo periodo, il retro di Piazza Europa ed aree limitrofe (via Duca D’Aosta, etc.) vengono letteralmente invase da “venditori di palloncini”, non mi è dato sapere se abusivi o meno, che, con furgoni prevalentemente immatricolati, targati e assicurati nell’Est Europa, sostano per giorni in queste aree.
Le condizioni igieniche
Durante la sosta, oltre ai consueti schiamazzi (ma quelli non sono un problema essendo in un periodo di festa cittadino) alcuni bisogni fisiologici vengono espletati dagli stessi all’aperto creando problematiche igieniche di non poco conto (come si nota dai cattivi odori presenti in tale area, dalla presenza di feci e di tracce di urina negli angoli degli edifici).
Il nodo della sicurezza
Come se ciò non bastasse, è evidente (anche osservando per pochi minuti le attività) come gli stessi furgoni sostino in tali aree (densamente popolate in quanto residenziali, occorre precisarlo) saturi di bombole di elio (gas infiammabile) ben oltre i limiti previsti dall’Accordo Europeo relativo al trasporto internazionale di merci pericolose su strada e privi di qualsivoglia misura prevista (areazione dei furgoni, posizionamento, cartelli di segnalazione “Merci pericolose o infiammabili”, etc.) e che all’interno degli stessi furgoni siano presenti impianti di ricarica di tali bombole che oserei definite (da Ingegnere specializzato in Sicurezza degli impianti industriali) ben peggio che casarecci oltre adoperati dagli stessi “venditori” senza alcuna misura a tutela della sicurezza (es. messa a terra) loro e dei residenti.
Se dovesse, malauguratamente, verificarsi un incendio ed un’esplosione di tali furgoni le conseguenze sarebbero CATASTROFICHE e mi chiedo pertanto, da cittadino ennese e da Ingegnere, chi abbia acconsentito e stia acconsentendo ad una tale situazione e supportato da quale valutazione dei rischi (ove condotta).
Mi chiedo inoltre se gli stessi venditori siano muniti di licenza ed autorizzazioni per il trasporto delle stesse bombole lungo le vie del percorso cittadino della nostra Patrona, spesso in prossimità dei luoghi dove si svolgono i giochi pirotecnici e le c.d. “sarbiate”.
L’appello al Comune
Mi sembra uno scenario di rischio ben maggiore rispetto a quello che ha portato la nostra Amministrazione Comunale all’emanazione dell’ordinanza che vieta la vendita di bevande eppure ho il sentore che non sia stato adeguatamente considerato dalle parti coinvolte. Mi chiedo anche se il Comando della Polizia Municipale del nostro Comune sia stato avvisato ed abbia disposto azioni di controllo nonostante le ripetute chiamate dei residenti al NUE (112).
La segnalazione in Prefettura
Mi rivolgo quindi alla vostra redazione affinché un tale scempio della nostra città durante i festeggiamenti della nostra amatissima Patrona possa essere reso noto ai concittadini e, ancor prima, alle autorità.
Ho già inoltrato una segnalazione alla Prefettura (che sono certo non arriverà o non verrà trattata in tempo utile a causa del giorno Festivo e di chiusura degli uffici nel territorio comunale).
Grazie in anticipo per l’eventuale risalto che vorrete dare a questa “lamentela”.