Giovedì pomeriggio 3 luglio, alle ore 18, nei locali del Circolo Operai in piazza Conte Ruggero si
svolgerà la conferenza sul tema “Troina nella Seconda Guerra Mondiale” organizzata dall’Associazione
Culturale Antonio Gramsci. Svolgeranno delle relazioni gli storici locali che si sono occupati dei diversi
aspetti di questo tema: Basilio Arona, Salvatore Barbirotto, Valeria Caputo e Silvano Privitera. Nei libri di
storia che narrano l’invasione della Sicilia da parte delle forze alleate anglo-americane nei mesi luglio-
agosto 1943 alla quale opposero una forte resistenza le forze italo-, si parla della battaglia di Troina 31
luglio – 6 agosto 1943 come della battaglia più cruenta svoltasi in Sicilia. Troina era l’avamposto più
avanzato della linea difesa dell’Etna e delle Madonie, che le forze italo- tedesche avevano approntato per
rallentare l’avanzata anglo-americana e consentire all’esercito tedesco dislocato nella Piana di Catania di
arretrare verso Messina per attraversare lo Stretto. Furono cinque giorni di bombardamenti aerei che
produssero la distruzione del centro abitato e la morte di 110 civili inermi. A questo tributo di sangue di
civili si aggiunse il tributo di sangue dei giovani troinesi inviati a combattere in Russia, Grecia, Libia,
Jugoslavia. Molti di loro non tornarono più a Troina. Non si è saputo più nulla. Probabilmente morirono sul
campo di battaglia. Tra questi giovani soldati troinesi, in particolare di quelli che si ritrovarono nel Nord
Italia, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 e la dissoluzione dell’esercito italiano, ce ne furono che
scelsero di entrare nelle formazioni partigiane della Resistenza e combattere contro i nazifascisti della
Repubblica Sociale. Allo stato attuale della ricerca storica, sono stati accertarti 24 partigiani troinesi.