Un aiuto dei medici provenienti dall’ospedale di Enna per venire incontro alle carenze del Basilotta di Nicosia. Lo assicura, in una lettera, il direttore dell’Asp di Enna, Mario Zappia, che ha risposto al Movimento per la difesa dei territori, Mdt, in merito alla grave emergenza legata alla sospensione del servizio di Chirurgia di urgenza dell’ospedale di Nicosia.
“Per il momento l’unica cosa che si può fare è di chiedere aiuto ai colleghi del presidio di Enna, cosa che è stata già fatta per la medicina di Piazza Armerina e che si intende fare per la chirurgia di Nicosia, ma è chiaro che questa può essere solo una soluzione temporanea” scrive Zappia al presidente del Mdt, Fabio Bruno, al quale ha anche spiegato quali passaggi ha fino ad adesso compiuto l’azienda sanitaria, tenuto conto che il problema della carenza di medici è disseminata non solo nell’Ennese ma in tutto il territorio nazionale.
Zappia ha ricordato, come ha fatto nei giorni scorsi, che è stato bandito l’11 aprile scorso un concorso pubblico per 98 dirigenti medici ed un 1 posto di dirigente farmacista “che al suo perfezionamento darà una sostanziale boccata di ossigeno a tutte le strutture sanitarie territoriali. Inoltre, “alle procedure concorsuali, per velocizzare il reperimento di medici, l’Azienda ha fatto ricorso allo strumento più agile del conferimento di incarichi” afferma Zappia.
Tra le altre strade battute dall’Asp di Enna ci sono i bandi, valevoli fino al 31 dicembre, per il conferimento di incarichi libero professionale per personale medico da destinare ai servizi ospedalieri in tutto il territorio tra cui: medicina d’urgenza, radiologia, cardiologia, diabetologia, oculistica, chirurgia vascolare, gastroenterologia, urologia, ortopedia, pneumologia, endocrinologia, allergologia, medicina fisica e riabilitazione.
Zappia, nella sua lettera di risposta al Mdt, indica quello che per lui sarebbe il futuro: la diversificazione degli ospedali che, in sostanza, significherebbe lo stop ai reparti doppioni.
“La strategia di più ampio respiro che vuole mettere in campo questa direzione strategica per valorizzare e rivitalizzare i quattro ospedali esistenti è quella di promuovere una rete ospedaliera dove ogni presidio si diversifichi per diventare un luogo di eccellenza per specialità individuate, diventando così attrattivo sia per i professionisti che per i pazienti” chiosa Zappia.