Scandalo rifiuti, Confambiente, “segnalammo anomalie su bandi a Valguarnera e Agira”

“Confambiente esprime il proprio plauso alle forze dell’ordine e alla magistratura per l’operazione che ha portato alla luce gravi irregolarità nel settore degli appalti per la gestione dei rifiuti”. Lo afferma, in una nota Confambiente, costola di Confcommercio che raccoglie imprenditori nel campo della gestione dei rifiuti, commentando la notizia dell’inchiesta della Procura di Enna, culminata con gli arresti dei vertici dell’impresa a capo della nettezza urbana di Valguarnera e Agira.

Le segnalazioni sui bandi nei 2 Comuni

“Secondo quanto emerso, alcune imprese avrebbero falsificato dati e promesso servizi irrealizzabili per aggiudicarsi gare pubbliche, a danno delle amministrazioni e della concorrenza leale” spiega la nota di Confambiente.

L’associazione, però, svela che, negli anni scorsi, aveva acceso i riflettori sul bando di gara a Valguarnera ed Agira.

“È una piaga che denunciamo da anni – dichiara Confambiente – già nel 2019 avevamo segnalato le anomalie del bando di Valguarnera, oggi purtroppo confermate. Timori analoghi riguardano anche il Comune di Agira, dove – pur in assenza di indagini formali – si starebbe replicando un sistema simile. Preoccupazioni che si estendono al territorio messinese, dove il TAR ha già escluso un operatore economico per comportamenti distorsivi.”

Confambiente lancia un appello urgente ai Comuni di Agira e delle altre realtà coinvolte: “Verificate subito la corrispondenza tra quanto promesso in sede di gara e quanto effettivamente svolto sul territorio. È in gioco la tutela dei cittadini, la salvaguardia delle imprese corrette e il rispetto della legalità.  Non possiamo più tollerare che la gestione dei rifiuti sia affidata a operatori che puntano al massimo ribasso falsando le regole del mercato e offrendo servizi che esistono solo sulla carta. È tempo di vigilare, agire e ripristinare la trasparenza nei servizi pubblici.”