Troina nella Seconda Mondiale, dibattito al circolo Operai

Al circolo Operai, uno dei circoli storici del paese fondato nel lontano 1862, si è svolto l’incontro sul tema “Troina nella Seconda Mondiale” con i cultori di storia locale che si sonno occupati di quest’argomento: Basilio Arona, Salvatore Barbirotto, Valeria Caputo e Silvano Privitera. 

La manifestazione culturale è stata organizzata dall’associazione culturale Antonio Gramsci. Tutti e quattro si sono occupati autonomamente, con proprie risorse e senza alcun sostegno pubblico, dei diversi aspetti della storia di Troina negli anni della seconda guerra mondiale 1940-1945. Nei giorni dal 31 luglio al 6 agosto 1943, Troina fu teatro della battaglia più cruenta combattuta in Sicilia dagli Alleati angloamericani, che erano sbarcati a Licata il 10 luglio, e dall’Asse italotedesco. Di come si svolse la battaglia di Troina e delle conseguenze subite dai troinesi ne ha parlato Barbirotto: gran parte del paese distrutta, 124 civili morti. 

Anche tra i militari degli eserciti in lotta si contarono migliaia di morti. La guerra fu un evento collettivo che coinvolse l’intera comunità troinese. Delle vicende troinesi che in quegli anni non c’erano a Troina, perché come soldati erano sparsi in Africa ed in Europa, ne hanno parlato gli altri tre. Arona ha raccolto una grande quantità di informazioni sui soldati troinesi in Russia, in Grecia e nei Balcani. Molti di loro furono catturati dagli inglesi e condotti in Inghilterra, in Centro Africa e in Australia come prigionieri. Degli internati nei campi di concentramento in Germania e dei dispersi in Russia si è occupata Caputo. Ci furono soldati troinesi che si trovavano a Nord, in particolar modo in Piemonte, dopo l’8 settembre 1943 e la dissoluzione dell’esercito italiano, che si rifiutarono di aderire alla Repubblica Sociale fascista e passarono nelle formazioni partigiane della Resistenza. 

Di questo ne ha parlato Privitera: allo stato attuale della ricerca, si contano 25 partigiani troinesi. Alcuni di loro, finita la guerra nell’aprile del 1945, non fecero più ritorno a Troina perché furono uccisi in battaglia dai nazifascisti. Di quegli anni terribili della storia di Troina, gli anni più importanti della storia del Novecento del paese, si conserva ancora un tenace ricordo nella memoria collettiva, grazie anche al lavoro di ricerca e di animazione culturale dei cultori di storia locale appartenenti alla generazione nata negli anni ’50 e ’60 del Novecento. Questo lavoro di raccolta e di trasmissione della memoria collettiva di quegli anni si arricchirà del romanzo di Renato Amata dal titolo “L’anni e Li iorna, l’ombra dei tempi che verranno”, che uscirà a giorni. Amata è un troinese della stessa generazione, che da tempo non vive più a Troina ma di come il paese quei terribili anni ne ha sentito parlare rimanendone fortemente suggestionato al punto di farne un romanzo.