La parlamentare regionale interviene sulla minaccia commerciale lanciata dal Tycoon americano di introdurre i dazi sui prodotti europei, e quindi italiani, pari al 30%: “Un duro colpo per l’export italiano che si aggiunge alla nuova insostenibile soglia del 5% del Pil (pari a oltre 100 miliardi di euro l’anno) per le spese militari”.
“L’offensiva commerciale di Trump che porterà i dazi al 30% è il colpo di grazia finale inferto alle nostre aziende che esportano il Made in Italy e di conseguenza al sistema produttivo del nostro Paese. A ciò si aggiungerà lo sforzo che dovremo sostenere per trasformare la nostra economia in una economia di guerra portando le spese militari al 5% del nostro Pil: oltre 100 miliardi di euro l’anno”.
Lo afferma Jose Marano, parlamentare regionale del Movimento Cinquestelle.
“Siamo di fronte ad uno scenario per nulla rassicurante – spiega Marano – Le emergenze in Italia si chiamano sanità, sicurezza sul lavoro, caro vita, dispersione scolastica, costi energetici, politiche sociali. Con 70 miliardi l’anno si potrebbe costruire un’architettura socio-economica molto più solida, fondata sul buon senso e proiettata verso il benessere dei cittadini. Invece si preferisce seguire la via del riarmo a discapito delle reali esigenze dei cittadini italiani”.
“Immaginate di investire diversamente queste cifre: 20 miliardi in più alla sanità; 10 miliardi in più per l’istruzione; 10 miliardi in più per chi non ha alcun reddito; 10 miliardi per rendere più sicura la quotidianità dei cittadini italiani; 10 miliardi per la sicurezza sul lavoro; 10 miliardi per il dissesto idrogeologico. Invece andremo ad impegnare circa 70 miliardi in più per spese militari che porteranno morte, distruzione, devastazione e povertà economica su tutta l’Europa”.
“Direi – conclude Marano – che bastano e avanzano le ingenti somme che già spendiamo, ovvero circa 33 miliardi l’anno. Una vera patriota avrebbe pensato alle priorità dei propri cittadini e non agli interessi di fantomatici amici”.