L’informazione ai tempi dell’AI, Semilia, “ci sono opportunità per i giornali locali”

L’Intelligenza artificiale non come ostacolo ma un’avvincente opportunità per l’informazione del territorio. E’ quanto afferma Biagio Semilia, Ceo di Digitrend e presidente della Fed, Federazione degli editori digitali, in occasione del Festival del Giornalismo enogastronomico 2025 tenutosi nel centro congressi Davide Failla di Promotergroup, a Vittoria, nel Ragusano.

Il Festival del Giornalismo enogastronomico

Nel corso dell’evento, dall’11 al 13 luglio, si è discusso del ruolo dell’informazione ai tempi dell’Intelligenza artificiale in cui è emerso il ruolo strategico ancora rivestito dai giornali locali, quelli che raccontano le storie del territorio.

“AI non sente la puzza di un luogo”

“A mio avviso, il giornalismo iper locale, fatto dai giornalisti sul territorio, proprio – dice Semilia – nel momento in cui si fa un gran parlare di Intelligenza artificiale, riscopre una nuova stagione di opportunità. Perché, come mi piace sempre dire, l’Intelligenza artificiale si apre ad una linea di informazione che io chiamo algoritmica ma mai potrà sentire la puzza di un luogo, non potrà mai conoscere il sentimento reale che sta dietro un fatto”.

“Quindi, essere qui nell’ambito – prosegue Biagio Semilia –  del Festival del giornalismo enogastronomico insieme a tanti giornalisti tante imprese  a disquisire e discutere di questi argomenti, non fa altro che rinnovare un sentimento di missione per l’informazione che noi facciamo sui territori.  Noi lo facciamo con BlogSicilia, con ViviEnna, con Innovation Island e con tanti altri prodotti iperlocali. Inoltre, sono contento che il Festival del Giornalismo si sia spostato in un’area che spesso è marginalizzata dai sistemi di decisione regionale e istituzionale. E proprio qui, nel Ragusano,  il dibattito è molto attivo e la vivacità imprenditoriale è assolutamente fuori discussione”.

Il patto per il territorio

Nell’immenso contenitore dell’informazione, sono entrati i social network attraverso i quali circolano notizie di dubbia veridicità, tra cui molte fake news, creando un danno alle comunità. Del resto, una informazione sbagliata rischia di compromettere anche dei processi decisionali fondamentali per il territorio.

“Le istituzioni, le imprese, gli organi d’informazione, anche – dice Semilia – i più piccoli, dovrebbero – ed è il mio auspicio da presidente della Federazione Editori Digitali, che raggruppa organizzazioni editoriali di piccola e media dimensione che rappresentano in Sicilia 2.800.000 utenti mensili e oltre 400 milioni di pagine viste –  lanciare un vero patto  per fare in modo che la comunicazione istituzionale arrivi in maniera corretta, soprattutto verso le nuove generazioni e soggetti svantaggiati, in modo che abbiano la possibilità di riscoprire la cultura dell’informazione quotidiana. Non possiamo arrenderci ad una pratica che è quella di fare informare i nostri figli e i nostri ragazzi soltanto sui social network o su fonti più o meno credibili o attendibili”.