Rafforzamento ospedali Sciacca e Ribera, Mortillaro (Udicon): “Riconosciuto il ruolo strategico del nostro territorio”
Comunicati Stampa - 14/07/2025
«Accogliamo con entusiasmo le novità introdotte dalla riforma, che finalmente riconosce il ruolo strategico e le esigenze specifiche del nostro territorio».
Il presidente provinciale di Udicon (Unione per la difesa dei consumatori) Agrigento, Giuseppe Mortillaro, esprime la propria soddisfazione per le decisioni assunte dal Governo regionale in merito alla nuova rete ospedaliera siciliana, che vede i comprensori di Sciacca e Ribera come protagonisti di un significativo rafforzamento dell’offerta sanitaria.
«È un segnale concreto di attenzione verso le comunità locali – ha continuato Mortillaro – e un passo fondamentale per garantire una sanità più efficiente e vicina ai cittadini».
Nel dettaglio la conferma dell’ospedale “Giovanni Paolo II” di Sciacca come DEA di primo livello, con un incremento di posti letto da 236 a 271. L’aumento dei posti in Chirurgia generale, Medicina interna, Neurologia e nell’Unità coronarica, oltre al potenziamento dei posti letto per i post-acuti.
«Era una necessità impellente – spiega Mortillaro – per un bacino d’utenza vasto e complesso come quello saccense. Questo rafforza la capacità di risposta del presidio e garantisce servizi più adeguati ai bisogni dei pazienti».
L’ospedale “Fratelli Parlapiano” di Ribera è stato riconosciuto come struttura sanitaria di zona disagiata, status che garantisce la continuità di servizi essenziali come il Pronto Soccorso e reparti chiave quali Chirurgia, Medicina, Terapia Intensiva, Pneumologia e Malattie Infettive, e porta anche un aumento di posti letto da 112 a 132. Inoltre è prevista l’aggiunta del servizio di Recupero e Riabilitazione Funzionale.
Il Presidente Mortillaro evidenzia inoltre come l’Asp di Agrigento si distingua a livello regionale per un aumento complessivo di posti letto, passando da 901 a 970.
«Questa controtendenza rispetto al dato regionale – ha sottolineato Mortillaro – dimostra una pianificazione oculata che ha saputo bilanciare i parametri demografici con le reali necessità territoriali, ponendo al centro la salute dei cittadini agrigentini. Ciò conferma che anche il “San Giovanni di Dio” di Agrigento, come DEA di primo livello, e gli ospedali di base di Canicattì e Licata, vedranno un rafforzamento complessivo del sistema».
«La nuova rete ospedaliera – ha concluso Mortillaro – rappresenta un traguardo importante per la sanità della provincia di Agrigento. Continueremo a vigilare affinché questi numeri si traducano in una sanità realmente più efficiente, accessibile e di qualità per tutti i cittadini, garantendo che le promesse si trasformino in servizi concreti e benefici tangibili per la nostra comunità».