FenealUil e Fillea Cgil Enna: “Il caldo morde, le ordinanze sono attive ma le imprese giocano col fuoco”
Enna-Cronaca - 22/07/2025
“Ancora grossi problemi sui cantieri del settore costruzioni. Le ordinanze regionali sono attive, il caldo morde clamorosamente il territorio e i luoghi di lavoro esposti all’aria, mettendo seriamente a rischio la salute dei lavoratori. Ormai, anche i più scettici stanno assumendo la consapevolezza di come questo non sia un fenomeno climatico straordinario. Quelli che continuano a non comprendere la gravità del problema sono buona parte delle imprese edili sia in Sicilia che in questo territorio”. Lo dichiarano Francesco Mudaro e Salvo Carnevale, segretari generali di FenealUil e Fillea Cgil Enna, che aggiungono: “Sfruttando la fragilità lessicale dell’ordinanza regionale (che a essere sinceri non è scritta un granchè bene) molte imprese continuano a giocare sulla pelle dei lavoratori. Si tratta di imprese piccole, medie e grandi. Siamo a un punto di non ritorno e purtroppo le istituzioni pubbliche non sono – ancora – in grado di poter affrontare la portata del problema nel suo complesso anche per una carenza strutturale del sistema e per una sensibilità ancora non pienamente compiuta tra gli organi di polizia locale (il cui ruolo attivo è previsto dall’ordinanza regionale) e, in generale, nella cittadinanza”.
Mudaro e Carnevale proseguono: “Lanciamo un appello a tutti. Segnalateci i cantieri dove si opera sopra i 35 gradi e dalle 12.30 alle 16 nelle giornate particolarmente calde. Ogni contributo è determinante per migliorare la sensibilità e vincere definitivamente la battaglia. Le prossime giornate saranno decisive per fare delle valutazioni che poi chiederemo di incrociare all’Inps nelle prossime settimane, raccogliendo le segnalazioni e le omissioni che abbiamo registrato e stiamo registrando in queste ore. Siamo di fronte a un sistema imprenditoriale che non considera quasi le ordinanze regionali e i sistemi di valutazione ufficiali (Worklimate e sito della Protezione Civile siciliano) approfittando della difficile localizzazione di ogni abuso in simultanea imponendo regole e interpretazioni anomale. Abbiamo chiesto, proprio qualche giorno fa, di trovare rimedi più stringenti sulla questione caldo, correggendo alcune storture dell’ordinanza regionale anche al presidente del Libero Consorzio”.
Mudaro e Carnevale concludono: “La battaglia proseguirà – come ogni anno – anche dopo l’estate. Costruire una rete più capillare di controlli oggettivi e informatizzati può aiutare a mitigare i rischi, gradualmente, fino alla vittoria finale. Nessuno potrà fare a meno di render conto su un fenomeno che è entrato decisamente nelle nostre vite e che – per questa ragione impone – scelte conseguenti e radicali come la riorganizzazione degli orari e dei periodi di esecuzione dei lavori, degli appalti e del modello di appalto in funzione dei cambiamenti climatici”.