FenealUil e Fillea Cgil Enna: “Il caldo morde, le ordinanze sono attive ma le imprese giocano col fuoco”

“Ancora grossi problemi sui cantieri del settore costruzioni. Le ordinanze regionali sono attive, il caldo morde clamorosamente il territorio e i luoghi di lavoro esposti all’aria, mettendo seriamente a rischio la salute dei lavoratori. Ormai, anche i più scettici stanno assumendo la consapevolezza di come questo non sia un fenomeno climatico straordinario. Quelli che continuano a non comprendere la gravità del problema sono buona parte delle imprese edili sia in Sicilia che in questo territorio”. Lo dichiarano Francesco Mudaro e Salvo Carnevale, segretari generali di FenealUil e Fillea Cgil Enna, che aggiungono: “Sfruttando la fragilità lessicale dell’ordinanza regionale (che a essere sinceri non è scritta un granchè bene) molte imprese continuano a giocare sulla pelle dei lavoratori. Si tratta di imprese piccole, medie e grandi. Siamo a un punto di non ritorno e purtroppo le istituzioni pubbliche non sono – ancora – in grado di poter affrontare la portata del problema nel suo complesso anche per una carenza strutturale del sistema e per una sensibilità ancora non pienamente compiuta tra gli organi di polizia locale (il cui ruolo attivo è previsto dall’ordinanza regionale) e, in generale, nella cittadinanza”.

Mudaro e Carnevale proseguono: “Lanciamo un appello a tutti. Segnalateci i cantieri dove si opera sopra i 35 gradi e dalle 12.30 alle 16 nelle giornate particolarmente calde. Ogni contributo è determinante per migliorare la sensibilità e vincere definitivamente la battaglia. Le prossime giornate saranno decisive per fare delle valutazioni che poi chiederemo di incrociare all’Inps nelle prossime settimane, raccogliendo le segnalazioni e le omissioni che abbiamo registrato e stiamo registrando in queste ore. Siamo di fronte a un sistema imprenditoriale che non considera quasi le ordinanze regionali e i sistemi di valutazione ufficiali (Worklimate e sito della Protezione Civile siciliano) approfittando della difficile localizzazione di ogni abuso in simultanea imponendo regole e interpretazioni anomale. Abbiamo chiesto, proprio qualche giorno fa, di trovare rimedi più stringenti sulla questione caldo, correggendo alcune storture dell’ordinanza regionale anche al presidente del Libero Consorzio”.

Mudaro e Carnevale concludono: “La battaglia proseguirà – come ogni anno – anche dopo l’estate. Costruire una rete più capillare di controlli oggettivi e informatizzati può aiutare a mitigare i rischi, gradualmente, fino alla vittoria finale. Nessuno potrà fare a meno di render conto su un fenomeno che è entrato decisamente nelle nostre vite e che – per questa ragione impone – scelte conseguenti e radicali come la riorganizzazione degli orari e dei periodi di esecuzione dei lavori, degli appalti e del modello di appalto in funzione dei cambiamenti climatici”.