Bollette non pagate, ecco l’esercito dei debitori di AcquaEnna

Ci sono Comuni, Rsa, istituti, associazioni e perfino partiti tra coloro che devono dei soldi ad AcquaEnna, il gestore del servizio idrico nell’Ennese.

I debiti dei Comuni

Sono tantissimi gli insoluti, cioè i crediti non riscossi entro la scadenza pattuita, più specificamente i pagamenti scaduti e non ancora effettuati da parte degli utenti. Dalle informazioni raccolte da ViviEnna e verificate con il gestore idrico, tra i debitori con forti esposizioni, “ci sono numerosi Comuni” e nei confronti di alcuni di loro si è aperto un contenzioso. L’esercito dei debitori è lunghissimo, come quello dei decreti ingiuntivi: tra quelli che devono soldi ci sono anche “alcune Rsa ed istituti importanti, come l’Oasi di Troina” ma come stabilito dalla legge per servizi così sensibili non è possibile sospendere il servizio idrico. Tra gli altri debitori, ci sono istituti importanti, come l’Oasi di Troina.

A chi non va sospeso il servizio

In merito alla morosità, l’Arera ha stabilito a chi non può essere interrotta la fornitura d’acqua: “Le utenze ad uso domestico residente che beneficiano del bonus acqua; le utenze ad “uso pubblico non disalimentabile” quali, ad esempio, scuole, ospedali, strutture militari o di vigilanza, carceri, bocche antincendio”. Tra i debitori, ci sono anche partiti politici, come il Pd, anche se, in quest’ultimo caso, l’esposizione sarebbe non preoccupante per AcquaEnna, in quanto nell’orbita delle mille euro.

Gli utenti privati

In questo quadro debitorio, ci sono ovviamente anche gli utenti privati che devono degli importi alla società ma in questo caso la società ha mani più libere per delle azioni più dure. Come emerge nel sito dell’Arera, fatta eccezione per quanto indicato precedentemente, “per tutti gli utenti, la fornitura non può essere limitata, disattivata o sospesa per morosità se l’importo non pagato riguarda servizi diversi dal servizio idrico”.