Ancipa, i conti non tornano, i dubbi del Mdt sui prelievi dall’invaso
Troina - 18/08/2025
Il Movimento per la difesa dei territori solleva nuove perplessità sull’uso della diga Ancipa. Al centro della riflessione, l’analisi della Regione in merito all’utilizzo dell’invaso per rifornire la piana di Catania e le rassicurazioni del coordinatore della Cabina di regia per l’emergenza idrica in Sicilia, Salvo Cocina, per cui, “nel caso improbabile di assenza di piogge l’Ancipa può assicurare acqua sino a febbraio del 2026”.
Le sofferenze dei Comuni Ancipa dipendenti
Una precisazione per rassicurare i Comuni Ancipa dipendenti, tra cui Nicosia, Troina, Gagliano, Cerami e Sperlinga, i cui abitanti, un anno fa, vissero l’incubo dell’emergenza idrica e del razionamento.
I dubbi del Movimento per la difesa dei territori
Al Mdt qualcosa però non quadra e così ha realizzato, ancora una volta, un report, prospettando degli scenari da qui al prossimo anno.
“Ad oggi il volume d’acqua contenuto in Ancipa, secondo i nostri calcoli, dovrebbe ammontare a circa 18,8Mmc, di cui 2Mmc non dovrebbero essere utilizzabili (supponiamo che 1,5Mmc di questi sono riservati ai comuni Ancipa dipendenti e il resto per preservare la funzionalità dell’invaso e parte della sua fauna ittica)”.
La deadline
Nell’analisi del Movimento per la difesa dei territori, sulla scorta dei loro calcoli, “il prelievo da Ancipa fino al 3 agosto era di circa 64.000 m3 al giorno, ovvero circa 742 l/s (perdite incluse), invece nelle scorse 2 settimane è balzato a circa 300.000 m3 al giorno, ovvero 3.500 l/s”
Secondo gli esperti del Mdt, se il ritmo del prelievo fosse quello relativo fino al 3 agosto l’acqua, esclusa la riserva, “finirebbe a fine aprile 2026 e nel secondo caso nella prima settimana di ottobre”, per cui “non si capisce che consumo è previsto per i prossimi mesi per arrivare a febbraio 2026”.
I dubbi sulla riserva d’acqua
Perplessità anche sulla riserva d’acqua destinata ai 5 Comuni dell’Ennese. “Secondo la Cabina di Regia 1,5Mmc durerebbero – spiegano dal Mdt – altri 300 giorni, ovvero 5.000 m3 al giorno; in piena crisi lo scorso anno, con un’erogazione di poche ore una sola volta a settimana, la diga erogava 260 l/s, ovvero circa 22.500 m3 al giorno, verso i comuni dell’Ennese e del Nisseno, per arrivare a 5000 m3 al giorno si dovrebbero erogare 58 l/s (incluse le perdite) e questo sarebbe possibile solo se veramente tutti gli altri comuni venissero completamente distaccati, se tutti i nuovi pozzi fossero pienamente funzionanti e se tutte le perdite venissero riparate e sinceramente, per quello che abbiamo visto e subito, tutto cio’ ci sembra quasi fantascienza”.