Bagnasco saluta Gagliano, “che gioiello la chiesa incastonata nella roccia”
Gagliano C.to - 02/09/2025
Si è conclusa la visita apostolica del cardinale Angelo Bagnasco a Gagliano, in occasione della festa del patrono San Cataldo. Il 30 sera è stato accolto nel convento delle suore Sacramentine di Bergamo, dove è stato raggiunto dalla processione.
L’accoglienza al cardinale
Lo hanno accolto con un caloroso discorso di benvenuto l’arciprete Pietro Antonio Ruggiero e il sindaco Giuseppe Baldi, il quale ha portato al cardinale il saluto della cittadinanza, presentandogli le problematiche del territorio, con la speranza di un futuro migliore. L’arciprete ha detto: “Attraverso lei vediamo il papa e attraverso il papa vediamo Cristo, che ci conduce alla bellezza della ragione umana illuminata. Grazie per essere in mezzo a questa gentel”.
Bagnasco incantato dal paesaggio
Bagnasco è rimasto fortemente affascinato dalla bellezza del paesaggio e ha detto: “Qui c’è un gioiello, è la prima volta che vedo questo scenario pieno di tanta bellezza, con la chiesa incastonata nella roccia”. Poi ha portato il saluto del papa: “Vorrei salutarvi uno per uno – ha detto – e farvi sentire l’eco della parola del santo padre Leone. Sarebbe molto contento di essere qui. Ho visitato tante volte la Sicilia e ho scoperto questa bellezza e tanto desiderio di riscatto, sviluppo e dignità che è in voi, ma anche una dignità sociale, collettiva. Siete attaccati alle vostre tradizioni e al vostro territorio. Non dobbiamo mai scoraggiarci, mai perdere la fiducia. Dio ci guarda con affetto e misericordia”. Colpito dalla fede dei devoti ha aggiunto: “Continuate, vi prego, a scrivere la vostra storia, così come questa sera. Questo senso di appartenenza oggi è attorno ad un santo, venerato, amato, portato sulle spalle anche dalle vostre donne, complimenti, mai visto tutto questo, un grande esempio anche per i bambini che imparano guardando. La ragione è alleata della fede. Voi non avete paura, anzi mostrate la fierezza di essere cristiani”.
La notte bianca in Chiesa Madre
Ha poi inaugurato la notte bianca in Chiesa Madre. Domenica mattina ha presieduto la messa e durante l’omelia ha detto: “Sono contento della fede che ho visto attorno a San Cataldo. Dobbiamo difendere la fede dai venti gelidi di questi tempi. Se non coltiviamo la fede giorno per giorno, essa sfiorisce, fino a scomparire. La fede è credere che al di sopra di noi c’è qualcosa di grande che ci spiega la nostra esistenza. La fede non è ideologia, ma vivere con Gesù”.