Il massacro a Gaza, mobilitazione del Comitato Pro Palestina di Enna
Comunicati Stampa - 05/09/2025
Giorno 2 settembre si è riunito il Comitato Pro Palestina e Diritti Umani – Enna con la partecipazione di rappresentanti di diverse associazioni, sindacati, partiti, comitati e singoli cittadini.
Nello, nello specifico al Comitato ad oggi hanno aderito: Ass. Altra Sponda, Anpi, Arci Petra, Cgil, Compagnia dell’Arpa, Generazioni Future, Giovani Dem, Ass. Luciano Lama, Metamorfosi, Ass. Cult. Mondoperaio, M5S, Partito Democratico, Ass. Salone della Musica, Sinistra Italiana, Unione Popolare e Ass. Zanni.
Le adesioni rimangono in ogni caso aperte a quanti, gruppi organizzati o singoli, intendano sostenere il Comitato, collaborare e partecipare alle iniziative.
Molti gli argomenti trattatati e le decisioni prese tra cui le più rilevanti riguardano l’adesione all’organizzazione internazionale Global Movement To Gaza e al Comitato Regionale Pro Palestina, con i quali ha partecipato alla manifestazione del 3 settembre a sostegno della Global Sumud Flotilla che si è tenuta a Catania con oltre 15.000 presenze.
Il Comitato ha deciso anche di promuovere attività di informazione continua attraverso seminari, incontri, un presidio permanente, volantinaggio, utilizzo dei social, coinvolgimento dei comitati di quartiere, nonché dei giovani, degli studenti e delle scuole che mostreranno interesse a sviluppare i temi che riguardano i tragici eventi che si stanno consumando in terra di Palestina e i diritti umani violati a Gaza.
Il 6 settembre alle 16,00 è programmata ad Enna l’assemblea dei comitati regionali a cui il Comitato di Enna parteciperà e proporrà la organizzazione di una giornata regionale dedicata alla informazione e sensibilizzazione dell’opinione pubblica con la presenza di diverse personalità di fama nazionale ed internazionale, musicisti, artisti per esibizioni, performance, mostre, presentazione di libri in linea con il tema pro-Palestina, attività di intrattenimento e ludiche, laboratori, letture, racconti per bambini e raccolta fondi per sostenere organizzazioni umanitarie ancora presenti a Gaza.
Tra le azioni alle quali il Comitato invita ad aderire tutta la cittadinanza ci sono il raduno di giorno 6 settembre alle 17,30, difronte la Prefettura che sarà in contemporanea in tutte le piazze d’Italia; l’astensione dal consumo di prodotti realizzati da aziende israeliane o possedute da fondi con partecipazione di capitale israeliano; lo sciopero degli acquisti tutti i giovedì così come promossa dal collettivo “Humanti Project” e la partecipazione al raduno di giorno 7 settembre al porto di Catania in occasione della partenza della Global Sumud Flotilla.
Infine il Comitato ha deciso di produrre un documento da inviare ai comuni per mozioni e ordini del giorno e al Prefetto per chiedere al Governo italiano che assuma una posizione di ferma condanna verso i crimini di guerra e contro l’umanità commessi dal governo israeliano e dichiari solidarietà al popolo palestinese e a tutte le vittime civili del conflitto; protegga la Sumud Flotilla e garantisca l’immunità degli equipaggi; cessi immediatamente l’invio di armi e ogni forma di collaborazione militare e strategica nei confronti del governo israeliano; sospenda ogni forma di collaborazione politica ed economica con Israele fino a quando non si ponga fine al genocidio in corso e all’occupazione dei territori palestinesi, garantendo assistenza umanitaria e sicurezza della popolazione civile; faccia pressioni direttamente e attraverso l’UE, per la piena attuazione delle Risoluzioni Onu: n. 181, che sancisce la nascita di due Stati: uno ebraico, l’altro arabo-palestinese e n. 2728 del Consiglio di Sicurezza (marzo 2024) che prevede un cessate il fuoco immediato, l’accesso senza ostacoli di aiuti umanitari nelle zone colpite, la protezione dei civili e il rilascio immediato di tutti gli ostaggi israeliani; riconosca lo Stato di Palestina (come già hanno fatto altri 143 Stati) per affermare un diritto universale e inalienabile, e il diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese; dichiari piena solidarietà e vicinanza alla Relatrice Speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, l’italiana Francesca Albanese; pretenda l’apertura di tutti i valichi, la fine del blocco degli; promuova insieme agli altri paesi U.E. la convocazione di una conferenza di pace sotto l’egida delle Nazioni Unite, al fine di costruire una pace giusta e duratura in Medio Oriente.
Il Comitato Invita i sindacati e le organizzazioni di categoria a proclamare al più presto uno sciopero generale unitario per denunciare il genocidio in corso, per l’ottenimento di tutti i punti sopra elencati e soprattutto per bloccare la produzione di armi.
Invita tutto il mondo della scuola e dell’educazione a organizzarsi con urgenza per costruire azioni e mobilitazioni efficaci e congiunte, che coinvolgano gli studenti e le famiglie, per affermare con forza che la scuola italiana esige il rispetto dei diritti umani, sempre e per tutti, anche in Palestina.
Invita infine l’intero mondo del lavoro e la società civile ad unirsi al Comitato a sostenerne le finalità e a partecipare alle iniziative organizzate.