La battaglia di Troina, i racconti dei testimoni nel libro di Amata
Troina - 24/09/2025
Nella sala Miani della Torre Capitania, alla presentazione del libro “L’anni e Li iorna, l’ombra dei
tempi che verranno” di Renato Amata c’erano circa 50 persone, che non sono poche per eventi culturali del genere in un piccolo paese di 8 mila abitanti. A presentarlo è stato Silvano Privitera. Anche il sindaco Alfio Giachino è intervenuto.
La conversazione con l’autore
Il suo intervento non è stato un semplice e formale saluto istituzionale. Con la proiezione del video sulla battaglia di Troina 31 luglio-6 agosto 1943 e gli interventi di Pippo Conticello e
Basilio Arona, l’evento culturale si è trasformato lentamente e impercettibilmente in una conversazione
con l’autore, come del resto l’avevano pensato gli organizzatori. Della battaglia di Troina, la più cruenta di
quelle combattute in Sicilia dagli angloamericani contro i tedeschi dal 10 luglio fino al 15 agosto 1943, sono disponibili documenti sugli aspetti militari. Se ne parla nei libri che trattano dello sbarco angloamericano in Sicilia, come quello di Carlo D’Este “1943, lo sbarco in Sicilia”.
I documenti
Salvatore Barbirotto, uno storico locale troinese, ha raccolto una notevole quantità di documenti sulla battaglia di Troina, che pubblica sulla pagina fb “Troina ‘43” da lui creata. Ma come i troinesi di 82 anni fa vissero e patirono quella settimana d’inferno al centro dello sconto tra due potenti eserciti stranieri, non ci sono documenti. I troinesi di quattro generazioni fa, che li vissero, non ne parlavano. A colmare questo vuoto ci ha pensato Renato Amata, troinese che dalla metà degli anni ’70 del secolo scorso vive a Bologna.
Le testimonianze
Amata ha raccolto le testimonianze del gruppo di suoi parenti più stretti rifugiatisi alla Rocca di Mannia, dove ora c’è la diga Ancipa, per
mettersi al riparo dai bombardamenti americani su Troina. Di queste testimonianze ne ha fatto un
romanzo, con i titoli dei capitoli in dialetto troinese, arricchito da alcune pagine del diario del fotografo di
guerra Robert Capa. Al romanzo di Amata si può applicare la definizione di Balzac, secondo cui il romanzo
deve essere vero nei dettagli, ma al tempo stesso un’augusta invenzione, che in “L’anni e li Iorna” è molto
vicina al vero.