“GAL, Università, Istituzioni” insieme per la sicurezza del territorio

Il 26 Settembre 2025 si è svolto un incontro pubblico sul progetto “Smart Structure”, organizzato dal GAL Rocca di Cerere Geopark in collaborazione con l’Università degli Studi di Enna “Kore”.

All’iniziativa hanno partecipato i membri della Cabina di pilotaggio: il Dott. Gulino e il Dott. Raimondo (Dipartimento Sviluppo Rurale e Territoriale), il Dott. Arrabito (Corpo Forestale della Regione Siciliana), il Dott. Fulco (Protezione Civile di Enna), il Dott. Spitaleri (Comando Provinciale Vigili del Fuoco) e la Dott.ssa Voria (Comune di Enna).

Il Direttore del GAL Rocca di Cerere Geopark, Marcello Troìa, ha aperto l’incontro ringraziando i partecipanti, sottolineando come il coinvolgimento attivo della cittadinanza sia fondamentale per il suo successo e per valorizzare il territorio.

Il Professore Freni ha presentato le tecnologie impiegate nel progetto, illustrando l’utilizzo dei droni per il monitoraggio del territorio attorno alle pendici di Enna. Questi strumenti consentono:

  • di individuare aree a rischio di incendio, stimandone la probabilità di propagazione;
  • valutare lo stato della vegetazione e il livello di secchezza degli alberi;
  • rilevare la presenza di acqua in laghetti collinari o fonti non visibili direttamente;
  • esplorare zone inaccessibili all’uomo, grazie a rilievi integrati con laser scanner e modellazione 3D.

Le immagini raccolte con camere multispettrali e termiche permettono di creare modelli tridimensionali ad alta risoluzione (fino a 10 cm), utili per analizzare la densità della vegetazione e identificare le aree a maggiore rischio.

La Professoressa Floriano ha mostrato i risultati ottenuti dai monitoraggi, evidenziando il ruolo dei droni e dei GPS. I rilievi sono stati integrati con battute topografiche ad alta precisione e con immagini multispettrali, che combinano diversi canali dello spettro elettromagnetico per valutare lo stato di salute della vegetazione. Analogamente, le immagini termiche consentono di rilevare elementi non visibili a occhio nudo.

La pianificazione dei voli viene effettuata in laboratorio: ogni drone riceve l’area da rilevare, con parametri preimpostati di quota e velocità. L’uso di marker topografici consente di ottenere coordinate precise, migliorando ulteriormente la qualità delle ricostruzioni tridimensionali.

Un ulteriore obiettivo del progetto è la formazione con attività didattiche rivolte alle scuole e percorsi tecnici di specializzazione, per diffondere competenze e strumenti utili alla gestione del territorio.

Presso l’Università “Kore” è stata allestita una centrale operativa, capace di effettuare controlli rapidi e mirati attraverso i droni.

Il progetto “Smart Structure”, della durata di cinque anni, prevede, inoltre, la creazione di un server dedicato per la condivisione dei dati raccolti, così da metterli a disposizione delle Istituzioni coinvolte e supportare le attività quotidiane di prevenzione e tutela del territorio.

La tecnologia diventa alleata concreta nella difesa del territorio perché prevenire significa proteggere la comunità e il futuro delle nostre aree naturali.