Crolla il prezzo del grano siciliano, Coldiretti e Italia Nostra, “produzioni sono a rischio”
Agira - 05/10/2025
A rischio le coltivazioni di grano siciliano, tra cui quelle del Dittaino, uno dei fiori all’occhiello delle produzioni non solo dell’isola ma italiane.
Il prezzo in picchiata
Il crollo del prezzo, denunciato da Coldiretti dopo la lettura dei dati da parte di Ismea, potrebbe innescare un risiko senza precedenti: come sostenuto dall’associazione “produrre un quintale di grano per la pasta costa agli agricoltori del Sud 31,8 (30,3 al Centro Nord) ma al momento di venderlo se ne devono pagare appena 28, finendo di fatto per lavorare in perdita”.
La concorrenza canadese
Inoltre, la spietata concorrenza dei trafficanti di grano, come svela la Coldiretti, ha causato un altro effetto: le quotazioni pagate agli agricoltori sono calate negli ultimi 4 anni tra il 35% ed il 40% “mettendo a repentaglio le prossime semine e la tenuta economica delle aziende agricole”. E poi ci sono le importazioni d grano canadese in Italia, il cui prodotto viene trattato, secondo la Coldiretti, con il glifosato, che è vietato nel nostro Paese. La Coldiretti ha chiesto un aiuto al Governo nazionale, tra cui imporre, insieme all’Ue, il blocco delle importazioni di grano con sostanze vietate, e poi investire in ricerca.
L’allarme di Italia Nostra
L’allarme è rilanciato anche da Italia Nostra con Nella Tranchina, presidente del Consiglio regionale di Italia Nostra Sicilia e Liliana Gissara, consigliere nazionale di Italia Nostra.
“Il grano in Sicilia non è una coltura qualsiasi: è l’ossatura del paesaggio agrario storico che ha plasmato colline, vallate e pianure per secoli. I campi di grano, alternati ad altre coltivazioni tradizionali, hanno costruito un equilibrio tra natura e cultura che costituisce parte integrante del patrimonio identitario dell’Isola”.
Nell’analisi di Italia Nostra, la crisi arriva in un momento simbolicamente cruciale: l’UNESCO si appresta a proclamare la Cucina Italiana patrimonio immateriale dell’umanità. Pane, pasta, pizza, dolci: tutte icone della nostra tavola che hanno come base essenziale proprio il grano.
“La denuncia di Coldiretti ha acceso i riflettori su una situazione che non può più essere ignorata. Il nodo del prezzo del grano siciliano non riguarda soltanto gli agricoltori, ma tutti noi perché tocca il paesaggio, la cultura e l’identità stessa della Sicilia e del Paese. Difendere i nostri campi e i nostri agricoltori significa difendere la pasta che mangiamo ogni giorno, il pane che spezziamo a tavola, le ricette che raccontano la storia di un popolo. Se il grano siciliano muore, muore un pezzo dell’Italia”