Altro che social network, le fake news circolavano anche nel Medioevo

di Giacomo Lisacchi

Il convegno dal titolo “Vero, falso o autentico? – Dai documenti d’archivio alle Fake News”, che si è svolto presso l’Archivio di Stato, è stata l’occasione per proporre al numeroso pubblico la testimonianza del prof. Pietro Colletta, docente dell’Università di Palermo e presidente della Società “Dante Alighieri – Comitato di Enna”, su alcuni casi, a partire dal Medioevo, di falsificazione di documenti e notizie.

La relazione del professor Coletta

“Il termine “autentico” –ha spiegato il prof. Colletta- è un termine tecnico e un documento è tale quando è autenticato da un’autorità, che nel Medioevo erano i sovrani, i papi, ma anche i notai, i giudici o i funzionari delle città.  Ma il fatto che sia autentico non significa che sia vero. Nessuno ci dice che quei documenti corrispondano davvero a verità. Può sembrare strano ma è così”.

La madre di tutti i falsi

Quindi ha fatto alcuni esempi di accenni storici, partendo dalla cosiddetta “Donazione di Costantino”, “la madre di tutti i falsi – spiega – dalla quale nasce il potere di tutti i papi; fino all’abate Vella, monaco falsario maltese, noto all’epoca del dominio arabo in Sicilia, sino ad arrivare al falso delle biciclette Montante, a Serradifalco.

“L’iniziativa svoltasi in occasione della “Domenica di Carta 2025”, promossa dal Ministero della Cultura –ha detto la direttrice Giuliana Maria Ferrara- ha l’obiettivo di promuovere il patrimonio archivistico del nostro territorio. Molti pensano che gli archivi siano dei luoghi grigi e oscuri, invece non è così, c’è tanta storia, cultura e grazie ai tanti eventi che abbiamo organizzato e organizzeremo sta arrivando ai più. Il tema scelto dalla direzione nazionale è far conoscere gli archivi di famiglia, noi ne conserviamo tre: l’archivio Restivo, Trigona e Militello. Oggi abbiamo deciso di esporre la documentazione d’archivio Restivo, un modo per far conoscere la società di quel momento con documenti che parlano di messe, corrispondenze private, testamenti, inventari e possedimenti familiari”. A portare i saluti dell’amministrazione comunale è stato l’assessore Mirco Milano.