Omicidio nella notte, 16enne ucciso per errore, tre fermi della Procura di Enna

Un ragazzo di 16 anni è stato ucciso ieri sera davanti a un bar di via Roma a Capizzi, nel Messinese. Un ragazzo di 16 anni, Giuseppe Di Dio, è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco mentre stava parlando con alcuni amici per strada.

Il ferito

All’improvviso si sarebbe accostata un’auto, da cui è scesa una persona che ha sparato più volte uccidendo Giuseppe e ferendo una persona. Al momento non si conoscono le condizioni del ferito, che sarebbe stato portato d’urgenza in ospedale. I carabinieri della stazione di Capizzi, diretti dalla compagnia di Mistretta e coordinati dalla Procura di Enna, hanno fermato tre persone.

Il movente

Non è noto neanche il movente dell’agguato mortale. Si sa solo che la vittima è uno studente. E che il ventaglio di ipotesi è apertissimo. Bocche cucite in caserma e alla compagnia di Mistretta, diretta dal capitano Silvio Imperato.

Il movente dell’agguato non è ancora chiaro, ma alcuni testimoni parlano di una lite scoppiata poco prima e degenerata rapidamente. Le indagini, coordinate dalla Procura di Enna, sono state avviate subito dopo la tragedia. Nel corso della notte i carabinieri avrebbero individuato e fermato tre persone: sarebbero in caserma anche il padre e il fratello di chi ha sparato.

Le accuse

I militari coordinati dalla Procura di Enna, hanno eseguito un fermo di indiziato di delitto, per “omicidio”, “tentato omicidio”, “detenzione abusiva di armi”, ”detenzione di arma da fuoco clandestina”, “lesioni personali” e “ricettazione”, nei confronti del predetto 20enne, nonché del fratello, 18enne, e del padre,  48enne, questi ultimi ritenuti responsabili di aver accompagnato il congiunto sul luogo del delitto al momento dell’azione di fuoco. E’ stato recuperato e sequestrato l’arma del delitto, una pistola con matricola abrasa. Sono in corso indagini per chiarire l’esatta dinamica e il presunto movente dell’episodio.